Lecce – Quella tra Lecce e Messina è una partita che rievoca ricordi legati agli anni in cui le due formazioni si sfidavano per conquistare la permanenza nella massima serie nazionale e, qualora ce ne fosse il bisogno, la premiazione con cui i dirigenti giallorossi hanno omaggiato gli ex beniamini giallorossi Lucarelli e Conticchio, attuali componenti dello staff tecnico messinese, rincara la dose di nostalgia.
Oggi, a contrapporsi ad un Lecce proiettato ai playoff con un secondo posto consolidato, ci sono i giallorossi siciliani alla ricerca di punti utili per evitare i playout.
Per far fronte all’emergenza difensiva legata alla squalifica di Cosenza e all’infortunio di Giosa, lo squalificato Padalino schiera al centro della retroguardia Drudi e Arrigoni affidando le fasce a Ciancio e Agostinone.
Il primo tempo scorre senza proporre grandi emozioni e l’unica nitida occasione da goal arriva poco dopo il quarantesimo minuto quando Costa Ferreira prova una conclusione dal limite dell’area di rigore respinta in tuffo da Berardi. Allo scadere del tempo regolamentare anche Lepore ci prova da calcio piazzato ma l’estremo difensore siciliano riesce a ribadire sul fondo una prima deviazione della propria barriera.
Nel secondo tempo il ritmo si conferma molto blando ma Pacilli prova già al secondo minuto un diagonale. Poco più tardi anche il Messina ci prova con un cross basso di Milinkovic senza incontrare il tap in di Ciccone a Perucchini battuto. Sul capovolgimento di fronte, Lepore serve Marconi da calcio d’angolo ma il tiro a botta sicura dell’ex Alessandria si stampa sul palo alla sinistra di Berardi.
Al quarto d’ora, nel Lecce Pacilli lascia il posto a Caturano ma il ritmo è troppo blando e, al ventunesimo, sono gli ospiti a passare in vantaggio quando, su un errore della retroguardia di casa, Musacci ne approfitta e serve Anastasi che, dalla breve distanza, batte Perucchini e manda in delirio i cento supporters siciliani giunti al Via del Mare. In svantaggio di un goal, Di Corcia gioca la carta Vitofrancesco per lo stanco Drudi e Maimone per l’insufficiente Costa Ferreira.
Anche sul risultato di 0 a 1, la manovra del Lecce continua ad essere lenta e macchinosa mentre i tifosi di casa continuano a ribadire il malcontento già manifestato nelle ultime settimane contro il tecnico Padalino. Il Messina, dall’altra parte, si barrica in difesa non disdegnando, all’occorrenza, di abbozzare qualche ripartenza.
Il risultato finale rimane inchiodato sullo 0 a 0. L’unica attenuante che può essere attribuita agli uomini di Padalino, è legata al destino del campionato già segnato, anche se sarebbe oggettivamente stato lecito aspettarsi una maggiore verve da parte di tutti gli undici calciatori giallorossi. Per sperare in un epilogo positivo dei playoff, servirà un atteggiamento decisamente più propositivo e consono al blasone che caratterizza maglia che questa squadra indossa.