Lecce – Nel bel mezzo del ritiro precampionato di Lorica il Lecce sta sempre più definendo la rosa che affronterà la prossima stagione di Lega Pro. Agli acquisti già ufficializzati e presentati nei giorni scorsi si sono aggiunti gli ultimi arrivi che rendono ancor più ampio il ventaglio di scelte a disposizione di mister Roberto Rizzo.
Senza dubbio, il nome più discusso e accolto con entusiasmo è Matteo di Piazza, attaccante l’anno scorso tra i protagonisti della promozione in Serie B del Foggia con 5 gol e 2 assist spalmati in 16 presenze per totali 848 minuti giocati. L’attaccante, siciliano di Partinico, prometteva bene già da giovane quando, dopo gli anni nel settore giovanile del Catania, il Chievo lo aggregò alla prima squadra nel 2010-11 per poi girarlo in prestito al Siracusa.
Nel 2011, con la Pro Vercelli, raggiunse la prima promozione in Serie B (5 gol in 11 presenze). L’anno dopo arrivò anche la prima rete in cadetteria, sempre in forza alla compagine piemontese, ma a gennaio arrivò il trasferimento in Lega Pro al Gubbio. Diviso in due fu anche il campionato 2012-13. Prima parte incolore a Benevento (3 apparizioni) e rilancio con il Savoia (24 caps con 6 gol e 1 assist).
L’esplosione (per molti però più una consacrazione) arrivò due campionati fa, con l’Akragas. Di Piazza fu l’ariete della squadra allenata da Nicola Legrottaglie. Nel tridente offensivo si è espresso al massimo, sia da punta centrale sia da perno destro. L’affiancamento con altri attaccanti di movimento, come Leonetti e Madonia trovati ad Agrigento, ha portato alla realizzazione di ben 14 segnature. La parabola di Di Piazza, vincente l’anno scorso al Foggia, è simile a quella di Caturano, probabile partner offensivo nel Lecce 2017-2018. Il 29enne arrivò nella città dauna dopo una seconda parentesi in B senza gloria a Vicenza. La parabola è simile a quella del Caturano pre-Lecce, reduce sì dalle caterve di gol messe a segno a Melfi ma anche dal poco spazio ritagliatosi a Bari.
L’acquisto di Di Piazza, quindi, potrebbe rivelarsi un chiaro segnale su quale volto mister Rizzo voglia dare al suo Lecce, spumeggiante dal punto di vista offensivo e voglioso di gestire il pallone sulle fasce laterali, valorizzando anche l’apporto di due bocche da fuoco come Mario Pacilli e Giuseppe Torromino.
A rinfoltire il centrocampo c’è anche il 18enne lituano Linas Megelaitis. Il curriculum del mediano potrebbe essere garanzia di qualità. Dal settore giovanile (con apparizione al trofeo Viareggio) della Virtus Entella, società modello per la gestione dei suoi calciatori in erba, Megelaitis passò al Latina. Con il club pontino ha totalizzato 23 presenze nel campionato Primavera, concluso all’undicesimo posto. Il balcanico è stato spesso chiamato al doppio compito in un folto centrocampo a 5.
Sotto l’ala di Marco Mancosu, spesso decisivo in campionato con aperture geniali e imbucate raffinate, Megelaitis potrebbe riconquistare quella Serie B accarezzata soltanto nel debutto colto l’anno scorso al Latina.
Tatticamente, Megelaitis si rivelerà utile, a partita in corso e nell’eventuale turnover, per far rifiatare gli elementi titolari che dovrebbero comporre il terzetto, o quartetto, di centrocampo. Non si escludono però sorprese. Le prime risposte arriveranno già dai test in programma a Lorica.
La batteria dei portieri potrà contare anche su Paolo Vicino, classe 1995 nato a Gravina di Puglia e reduce da due tornei di Serie D, nell’ostico e “caldo” girone H, disputati con Bisceglie e Gravina. I gialloblù della provincia di Bari, lo scorso anno, sono stati una delle squadre rivelazione del torneo, vinto proprio dal Bisceglie a seguito di una volata con il Trastevere.