Un reparto di psichiatria nel penitenziario leccese a Borgo San Nicola

0
412

Lecce – È stato siglato in questi giorni, a Bari, l’accordo tra il Presidente della Regione Michele Emiliano, il direttore generale della Asl Lecce, Silvana Melli, il direttore della Casa Circondariale di Lecce, Rita Russo, il direttore del dipartimento Salute mentale della Asl di Lecce, Serafino De Giorgi un accordo per l’apertura di un reparto psichiatrico all’interno del carcere di Borgo San Nicola, a Lecce.  Al tavolo è intervenuto anche il capo del dipartimento regionale per le Politiche della salute, Giancarlo Ruscitti.

Il nuovo reparto, fra i più grandi in Italia ed unico in Puglia, è frutto dell’intesa tra la Asl di Lecce, la Regione Puglia e l’amministrazione penitenziaria salentina.

Il reparto sarà attivo dal prossimo 18 settembre.

Inoltre è stata presentata la carta dei servizi a disposizione dei detenuti e che servirà a far conoscere i servizi e le prestazioni della casa circondariale, ma anche diritti e doveri dei detenuti stessi.

“Sono contento di poter annunciare la sottoscrizione di questo accordo tra Asl di Lecce e amministrazione penitenziaria – ha detto il presidente Emiliano al termine della conferenza stampa – perché è un ulteriore tassello che la Regione mette nella gestione della sanità di coloro che vivono in carcere, con particolare attenzione verso quelli che soffrono di turbe psichiatriche manifestate prima o dopo la carcerazione. La nostra regione ha fatto uno sforzo enorme con l’apertura di due Rems. Ma ciò che ha fatto la Asl di Lecce in questi giorni è notevole perché attivare un reparto di psichiatria significa poter aiutare l’amministrazione penitenziaria ad intervenire quando il disagio si manifesta. La Regione Puglia ha fortemente creduto in questa sperimentazione e crediamo che la Asl di Lecce possa diventare un’eccellenza, proprio grazie all’esperienza già accumulata in questo settore, nella relazione tra Asl, carcere e territorio”.

La casa circondariale oggi ospita 970 persone; proprio per tale sovraffollamento, lo scorso novembre, ebbe luogo una manifestazione di protesta a cui parteciparono gli stessi sindacati di polizia penitenziaria che oggi non non esitano a manifestare il loro dissenso.

Entusiasta appare invece la Direttrice del carcere di Lecce, Rita Russo: “Avranno un’equipe dedicata che si occupa solo della loro patologia. Penso che anche questa sia un’idea vincente soprattutto perché consente a queste persone di migliorare la qualità della loro vita”.