Novoli (Le) – “Eccellenza, vivo con preoccupazione e percepisco un vertiginoso incremento di tensioni sociali a causa di alcune tematiche trattate dalla politica novolese e che potrebbero accentuarsi. Sui social forum si manifestano, in maniera sempre più crescente, insulti e minacce per le quali ho già informato le autorità preposte”. 
Ecco l’incipit della missiva indirizzata al Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, e vergata dal Presidente del Consiglio Comunale di Novoli, Giovanni De Luca, a margine di una serie di affermazioni ritenute dallo stesso “gravi ed oltraggiose per le Istituzioni” e che meriterebbero un doveroso approfondimento in quanto, sempre secondo De Luca, “minatorie ed offensive nei confronti delle più alte cariche cittadine”, Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale in primis.
In particolare balzano all’attenzione dei più le accuse perpetrate sulla pagina Facebook del gruppo consiliare “Cambia Novoli” e del Partito Democratico cittadino, recentemente scissi in Consiglio Comunale tanto da formare due gruppi a sé.
Il PD novolese, infatti, ha preso le distanze da “Cambia Novoli” a seguito delle dichiarazioni in Consiglio Comunale del Consigliere Federico Sozzo. Pare che una frangia “più radicale” della sinistra novolese, non accettasse i toni morbidi e pacati del partito di Renzi ed Emiliano. “Ho dovuto constatare, purtroppo direttamente dalla stampa – ha scritto Sozzo – come a seguito delle mie dichiarazioni circa le notevoli difficoltà incontrate nelle relazioni con la locale segreteria del Partito Democratico e la palesata differenza di punti di vista in materia di approccio alle problematiche della Fondazione e di accesso agli atti della medesima, la stessa segreteria del PD ha sentito la necessità di diramare un comunicato stampa così aggressivo e delirante nei confronti miei e del gruppo da me rappresentato. La cosa mi (e ci) rammarica non poco. Nonostante ciò, non sarò certo io ad esprimere giudizi sulle scelte altrui, a parlare di orticelli, superficialità, ricerca di visibilità o spaccature”.
Da questo comunicato in poi il centro sinistra novolese sembrerebbe aver ingaggiato una sorta di competizione al suo interno, avversando l’amministrazione guidata da Gianmaria Greco in una lotta senza esclusione di colpi, talvolta incedendo nella strumentalizzazione di post pubblici di concittadini che, più o meno legittimamente, hanno sentito l’esigenza di esternare la propria opinione, guidati da risentimenti personali che nulla avrebbero a che vedere con ragionamenti politici.
Fatto che, nel tempo, ha provocato una serie di “botta e risposta” fra cittadini e rappresentanti istituzionali non sempre edificanti. Fra le tante, ne spiccano due che avrebbero poi indotto il Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni De Luca, a ricorrere alla più alta autorità governativa presente sul territorio, il Prefetto, per l’appunto.
La prima è a firma di un tal Nico La Tigre (un account anonimo, privo di fotografia e di alcun riferimento che possa ricondurre all’identificazione del personaggio in questione): “Purtroppo – scrive testualmente La Tigre – avete votato gente incapace x l’utile ma capaci x i ca… loro e purtroppo non sapete altro cosa combina x la festa di S. Antonio quel rifuggiato politico che si permette pure di indossare la fascia rosso blu e proprio la vergogna della comunità. (Novolese) li dobbiamo mandare a casa non possono stare in qudl posto mandiamoli alla raccolta di angurie e pomodori. Palomba cosa fai con quella gente tu fai parte delle forze dell’ordine”.
Una esternazione molto equivoca ed offensiva cui l’amministratore della pagina Facebook “Cambia Novoli” risponde con una blanda quanto ammiccante presa di distanze: “Gentile Sig. Nico grazie per il suo commento. Le rammento però che su questa pagina, nata con lo scopo di informare, condividere la nostra esperienza di opposizione e ascoltare la cittadinanza, non sono ammesse offese personali rivolte contro nessuno. Le auguro buon pomeriggio”.
Di tutt’altro tono, invece, le considerazioni, sempre sul social, rilasciate da un tal E.R.: “Sono solo scandalosi e se li vedo di persona glielo dico in faccia a tutti e due. Avrei un’infinità di aggettivi da attribuirgli ai signori nominati nell’articolo ma vi lascio immaginare quali sono”.
È evidente quanto la tensione sociale si stia surriscaldando; a preoccupare è anche la pressione fiscale che grava sull’Ente per gli accertamenti degli anni precedenti insieme ai continui aumenti derivanti da imposizioni del governo centrale.
Un cocktail che ha indotto il Presidente del Consiglio Comunale ad interpellare il Prefetto. Pur contattato, lo stesso Giovanni De Luca, ha espresso la volontà di non rilasciare alcuna dichiarazione in attesa delle determinazioni future nelle sedi competenti.