COSENZA- Il Lecce trionfa al “San Vito” di Cosenza e conquista tre punti di platino che permettono di far tornare il Catania a 7 punti di distacco e mandano il Trapani addirittura a -10. I giallorossi battono a domicilio i Lupi della Sila grazie a un gol di Saraniti e soprattutto beneficiano delle grandissime parate di Filippo Perucchini, che dice no a Tutino dopo pochi minuti dalla rete del vantaggio e salva i suoi. Ora giovedì, in casa contro la Fidelis Andria, bisognerà dare continuità a quest’acuto per accelerare in vista del finale di stagione.
La partita non regala grandi emozioni nella prima parte. Il terreno di gioco, ai limiti della praticabilità nella metà campo sinistra (inizialmente scelta dal Cosenza), pregiudica la buona qualità di gioco dei palleggiatori del Lecce e, come prevedibile, sono i padroni di casa a gestire il bandolo della matassa. Al 13’ ci sono delle proteste per un contatto in area tra Tutino e Cosenza, ma l’arbitro aveva fischiato il fuorigioco dell’ex attaccante del Napoli già prima della collisione.
Nel pantano, l’undici di Liverani evita le combinazioni nello stretto e prova ad affidarsi ai tiri da fuori. Torromino inaugura con un tiro al volo alto al 13’. Il destro di Cosenza al 23’ non arriva però neanche dalle parti di Saracco, la difesa ribatte. Tre minuti dopo arriva la prima vera palla-gol della contesa. Bruccini scodella al centro per Tutino, sinistro al volo alto. I ventidue in campo non riescono a costruire manovre apprezzabili e di calcio giocato c’è ben poco. Un cross mal calibrato da D’Orazio trova attento Perucchini nella lettura.
Negli ultimi minuti, due colpi di testa, uno per parte, ampliano il taccuino delle occasioni. Al 44’ c’è il traversone di Armellino per Mancosu, colpo di testa parato da Saracco. Sul capovolgimento di fronte, D’Orazio taglia in diagonale l’area con un cross dalla trequarti per l’inserimento di Corsi, tuffo di testa senza pretese. Termina così il primo tempo.
La ripresa si apre con il rimpallo che porta al tiro dal limite Calamai, destro sul primo palo sventato da Perucchini a mano aperta. L’andamento del match però s’inverte. Il Lecce, chiamato ad attaccare sulla metà campo “pulita”, ha il pallino del gioco, al contrario dei padroni di casa che giocano di rimessa. Liverani inserisce Tabanelli e Di Piazza per Tsonev e Torromino ma le occasioni latitano ancora. Una punizione proprio di Tabanelli è domata dall’uscita di Saracco al quarto d’ora. Col passare dei minuti il Cosenza sale ancora d’intensità e colleziona qualche calcio d’angolo.
Il Lecce colpisce forse nel momento peggiore della partita. È il minuto 28 quando Mancosu entra in area dalla sinistra e imbuca per Saraniti che sfrutta il killer-instict e batte Saracco da pochi metri. Il Cosenza accusa il colpo e rischia di crollare un minuto dopo, quando il portiere del Cosenza chiude in uscita.
Passano tre minuti e Perucchini sale in cattedra al “San Vito-Marulla” con tre interventi consecutivi da capogiro. In serie: parata a mano aperta sulla girata volante di Tutino e due riflessi da terra su Trovato. L’abbraccio di Cosenza e Marino la dice lunga sul peso specifico delle parate. Saraniti alza bandiera bianca a causa di un problema fisico e, al 40’, Liverani manda in campo Di Matteo e Lepore per l’ex Virtus Francavilla e Ciancio, beccato dal suo ex pubblico.
Il tabellino
Cosenza-Lecce 0-1
Cosenza (3-4-3): Saracco; Idda, Pascali, Camigliano (30’st Baclet); Corsi, Bruccini, Calamai (44’st Mungo), D’Orazio; Tutino, Perez, Okereke (18’st Trovato). A disposizione: Quintiero, Palmiero, Ramos, Pasqualoni, Boniotti, Braglia. Allenatore Roberto Occhiuzzi (Braglia squalificato)
Lecce (4-3-1-2): Perucchini; Ciancio (36’st Di Matteo), Cosenza, Marino, Legittimo; Armellino, Arrigoni, Mancosu; Tsonev (13’st Tabanelli); Saraniti (36’st Lepore), Torromino (18’st Di Piazza). A disposizione: Chironi, Centonze, Di Matteo, Costa Ferreira, Lepore, Valeri, Caturano, Gambardella, Persano, Selasi. Allenatore Fabio Liverani
Marcatori 28’ Saraniti (L)
Ammoniti 26’pt Arrigoni (L)
Arbitro Daniel Amabile di Vicenza
Assistenti Matteo Michieli di Padova e Gianluca Sartori di Padova
Note terreno in pessime condizioni, temperatura 10 °C. Recuperi 2’pt, 6’st.