Novoli, parchi pubblici terra di nessuno: monta la protesta dei residenti

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Novoli (Le) – Terra di nessuno: questa è la definizione più appropriata per i parchi pubblici novolesi, da tempo oramai immemorabile, segnati dal più triste e completo abbandono. Non solo bersagli privilegiati del vandalismo nostrano, ma anche ricettacolo di persone che, perlopiù sul far del tramonto, si trasformano in veri e propri vandali, incattiviti da non si sa chi, al punto da distruggere o danneggiare irrimediabilmente qualsiasi cosa capita loro a tiro.

Un caso che – per usare un eufemismo – farebbe “giurisprudenza”, è quello che, puntuale come una cambiale (e a Novoli di cambiali sì che se ne intendono), si verifica ogni anno, con l’avvento delle belle e calde giornate estive, presso il parco pubblico ubicato in via Sanzio, nella cosiddetta “zona D’Agostino”.

Sin dal mese di maggio e fino a quasi tutto settembre, ogni sera, gli abitanti della zona, purtroppo, sono costretti a fare i conti con gradassi, gare improvvisate tra scooter, testacoda di automobili che sollevano nuvoli di polvere su terreni privati sterrati e mai messi in sicurezza o ripuliti (come la Legge dello Stato imporrebbe e anche in ottemperanza al disposto del Commissario Prefettizio con Ordinanza n. 15 del 19 aprile 2018).

A ciò si unisce anche la mancata osservanza delle più elementari norme di comportamento da assumere all’interno di giardini pubblici, in barba alle quali, genitori consenzienti, permettono ai propri figli, con tanto di sorriso compiaciuto, di scorrazzare tra le siepi esibendosi in pericolose gincane o, addirittura, a giocare ad improvvisare partite di calcio, mettendo a repentaglio l’incolumità di chi, soprattutto anziano, si reca in quel parco per trovare un momento di pace e godere della salubre frescura serale.

Ma non finisce qui. A far da cornice al tutto, purtroppo, il degrado e l’abbandono in cui versa lo stesso giardino, realizzato con buone intenzioni e ora divenuto terra di nessuno: segnaletica distrutta o abbattuta, alberi e siepi divelte, pavimentazione a tratti inesistente, giostre pericolanti, deiezioni canine abbandonate da incuranti proprietari che non hanno cura di raccoglierle, abbandonandole, così, al destino dell’innocente calpestio di quanti – soprattutto bambini – sono assidui frequentatori del posto.

E ancora: immondizia di vario genere, sparsa qua e là, unitamente a cocci di vetro di bottiglie rotte con cui, qualche sera fa, si è ritenuto necessario l’intervento presso il Pronto Soccorso del nosocomio leccese per una bambina di sette anni che, giocando, si è procurata una profonda ferita ad un piede.

Fin dall’inaugurazione, avvenuta nel giugno 2013, – affermano alcuni residenti – più volte abbiamo segnalato, a chi di competenza, i gravi disagi che siamo costretti a subire. A parte qualche vano controllo dei Carabinieri, nulla si è potuto fare. Ci sentiamo abbandonati all’incuria, al degrado e ad espressioni di inciviltà gratuita che sa di essere libera da ogni forma di controllo da parte di chi dovrebbe vigilare sull’ordine pubblico e applicare le previste sanzioni. Noi attendiamo che, chi di competenza, prenda a cuore le nostre istanze facendo maggiore attenzione alle doglianze che non riguardano interessi di singoli cittadini ma dell’intera collettività. Chiunque ha il diritto di frequentare il parco, soprattutto i bambini, e di usufruire di quanto offre, ma non possiamo continuare a vivere tacendo la maleducazione, l’inciviltà e l’incuria.