Ogni week end e nei giorni festivi il progetto finanziato dalla Regione Puglia propone un inedito percorso di visita della celebre piazza del capoluogo salentino con biglietto integrato e audioguida in italiano, inglese e francese per scoprire la Cattedrale e la sua Cripta e il Museo diocesano di arte sacra. Venerdì 29 giugno appuntamento speciale con “Il Tocco dell’Arte: esplorazione tattile del rosone della Basilica di Santa Croce”.
Lecce – Sino al 30 giugno, durante il week end e nei giorni festivi, turisti e residenti salentini potranno conoscere, visitare e scoprire la storia di Piazza Duomo a Lecce, una delle più interessanti piazze chiuse d’Italia. Il progetto “Piazza Duomo. Una ricchezza per tutti” prevede un percorso di visita integrato alla Cattedrale dedicata a Maria Santissima Assunta, alla sua Cripta e al Museo Diocesano d’Arte Sacra. Il tutto con un biglietto unico integrato (5 euro – ridotto per residenti della provincia e gruppi 4 euro) e con il supporto di un’audioguida (anche in inglese e francese). Promotori del progetto sono l’Arcidiocesi di Lecce, la Parrocchia Maria Santissima Assunta e l’associazione 34° Fuso in collaborazione con Swapmuseum con il sostegno della Regione Puglia. La Diocesi di Lecce infatti, ha aderito al bando “Chiese aperte” finanziato dalla Regione Puglia (Fondo speciale cultura e patrimonio culturale) finalizzato alla realizzazione di interventi di fruizione pubblica di beni culturali di proprietà degli enti ecclesiastici.
Venerdì 29 giugno dalle 16.30 (ingresso 1 euro) appuntamento speciale con “Il Tocco dell’Arte: esplorazione tattile del rosone della Basilica di Santa Croce”. L’evento, organizzato in collaborazione con Poiesis, attraverso l’esplorazione tattile della riproduzione del rosone della Basilica di Santa Croce di Lecce, vuole essere un’occasione per sensibilizzare i pubblici alle esigenze delle persone con disabilità visiva, mediante la sperimentazione di un modo nuovo di esperire l’arte attivando in particolare il senso del tatto e dell’udito. I partecipanti saranno bendati e divisi in gruppi da cinque persone e guidati nell’esplorazione della mostra. La visita durerà 30 minuti, ed ogni mezz’ora partirà un gruppo (ultima visita 18.30). La riproduzione del rosone rientra nel progetto “Arte per Tutti” realizzato da Poiesis Aps con il sostegno della Fondazione Megamark.
Piazza Duomo, situata nel cuore del centro storico della città, è un raro esempio in Italia di “piazza chiusa”, delimitata da un unico accesso e sui restanti lati da architetture simbolo del barocco leccese: il Campanile, il Duomo, l’Episcopio e l’Antico Seminario. La piazza, prima foro romano, vide nel Medioevo la costruzione della Cattedrale, del Vescovado e della Torre Campanaria, ricostruite poi nel 1659 dal Vescovo Pappacoda. Tra ‘600 e ‘700 fu costruito il Seminario e nel 1761 l’architetto Emanuele Manieri eliminò il portone in legno creando un accesso aperto delimitato dai due propilei.
Il Duomo, dedicato a Maria Santissima Assunta, è la Cattedrale della città. Fondato nel 1144, riedificato nel 1230 in stile romanico, assume l’aspetto barocco solo con i lavori del 1659-1670, grazie all’architetto Giuseppe Zimbalo. La facciata che accoglie i visitatori, artisticamente la più importante, non è la facciata principale, che invece si trova sul lato interno alla piazza, in direzione dell’Episcopio. La pianta del Duomo è a croce latina a tre navate. Al suo interno si possono ammirare il soffitto ligneo a cassettoni dorati, importanti dipinti e sculture, insieme a dodici altari barocchi.
La Cripta, posta sotto il presbiterio del Duomo, è dedicata alla Madonna della Scala e risale al 1517. La sua pianta a croce greca è suddivisa in tre navate da quattro file di colonne, 92 in totale. I capitelli sono decorati con leoni alati, sirene, draghi, angeli, stemmi ecclesiastici e privati tra cui il primo stemma civico della città. La cripta in origine era arricchita da 10 altari, ma oggi è possibile ammirarne solo 4 nelle navate laterali.
Il Museo Diocesano d’Arte Sacra, inaugurato nel 2003, è collocato al primo piano del Palazzo dell’Antico Seminario. Le opere provengono dalle chiese della Diocesi leccese, sono divise per generi (dipinti, argenti sacri, sculture e paramenti liturgici) ed esposte in ordine cronologico dal 1400 al 1800. Un nucleo considerevole di lavori risale al 1600, periodo in cui la pittura è fortemente influenzata dal naturalismo caravaggesco. La collezione documenta la lunga storia artistica della Diocesi e testimonia l’importante ruolo svolto dalla Chiesa nella vita della comunità all’indomani del Concilio di Trento.