Minacce a Carlo Salvemini: la solidarietà del Metropolita Mons. Seccia

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Lecce – Sabato sera, secondo quanto dichiarato in Questura, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini sarebbe stato aggredito e minacciato di morte, mentre presenziava con la moglie e il figlio a una manifestazione nel centro storico di Lecce.

Sempre nella sua denuncia, il Sindaco avrebbe anche indicato l’identità del responsabile del fatto: si tratterebbe di un parente del gestore di un chiosco per il quale l’amministrazione aveva emesso un provvedimento di spostamento.

Stando alla ricostruzione fornita da Salvemini, l’uomo si sarebbe avvicinato proferendo minacce contro il primo cittadino e cercando di mettergli le mani addosso, salvo essere bloccato dall’assessore al Turismo, Paolo Foresio, presente sul posto insieme al Sindaco. Tra le frasi rivolte al primo cittadino, è stata riportata in querela anche “mò te cciu” (ora ti uccido), che configura un vero e proprio episodio di minacce.

Solidarietà corale e bipartisan dal mondo della politica e dai cittadini comuni. In queste ore anche l’Arcivescovo Metropolita di Lecce, Mons. Michele Seccia, non ha fatto mancare la sua vicinanza al primo cittadino del capoluogo:

“Chi opera al servizio del bene comune – sostiene Seccia – spesso è costretto a prendere decisioni non condivise da tutti e a fare scelte anche impopolari. Governare è compito molto delicato e, accontentare le esigenze di tutti, non è sempre possibile. Il servizio alla collettività spesso espone a rischi e pericoli le persone che, come Carlo Salvemini, vivono l’impegno politico e amministrativo con passione e grande senso di responsabilità”.

“Ribadendo il rifiuto e la condanna – conclude l’Arcivescovo – verso ogni forma di violenza, sia essa verbale o fisica, assicuro la preghiera ed esprimo il mio personale incoraggiamento ma, anche la vicinanza e la solidarietà della Chiesa di Lecce, al sindaco Salvemini e alla sua famiglia, auspicando che tali gravi gesti non abbiano più a ripetersi e certo che non le minacce ma il confronto democratico nelle forme e nei modi più corretti e opportuni, sia l’unica maniera per affrontare e risolvere i problemi della città”.