Lecce – Questa mattina i rappresentanti delle comunità religiose presenti nella città di Lecce, accompagnati dall’assessore ai Diritti Civili, Silvia Miglietta, hanno incontrato il direttore generale della Asl di Lecce Ottavio Narracci. Si tratta di una iniziativa realizzata nello spirito del Protocollo d’Intesa siglato nel maggio scorso tra Comune di Lecce e Comunità religiose, con il quale i firmatari si sono impegnati reciprocamente ad attuare iniziative che rafforzino il dialogo e la libertà per tutti di praticare la propria religione in città, nel rispetto delle differenze, intese come fonte di arricchimento reciproco.
L’incontro con Narracci è stato utile per portare alla Asl territoriale un contributo di istanze, raccolte all’interno di un documento condiviso tra i rappresentanti religiosi. Tra queste la possibilità per i ministri del culto di accedere agli ospedali anche fuori dagli orari delle visite e l’istituzione della Sala del Silenzio, cioè di un luogo di raccoglimento aperto a tutti i fedeli delle diverse religioni, che possono subito essere raccolte e alle quali Narracci ha assicurato si potrà dare attuazione senza difficoltà.
Al direttore Narracci i rappresentanti dei culti religiosi hanno anche rappresentato esigenze relative all’alimentazione per i degenti il cui credo religioso impone alcuni accorgimenti e alla possibilità di istituire, di concerto con la Regione, possibilità di agevolazione per alcune tipologie di trattamento come la circoncisione. Richiesta, quest’ultima, che è stata rappresentata portando l’esempio di analoghi provvedimenti adottati dalle Regioni Piemonte e Lazio anche al fine di limitare al massimo il ricorso a interventi effettuati in casa e pericolosi perché praticati da non professionisti e in condizioni igieniche non ottimali.
“Nel direttore Narracci abbiamo trovato una grande disponibilità all’ascolto e alla collaborazione e apertura rispetto ai problemi delle comunità religiose leccesi – dichiara l’assessore ai Diritti Civili Silvia Miglietta – Una società che comprende la diversità delle fedi ha il dovere disporsi in ascolto delle istanze delle comunità, soprattutto sui temi che caratterizzano l’accesso ai servizi di cittadinanza, come l’assistenza sanitaria, perché è proprio quando le persone sono vulnerabili che dobbiamo garantire a tutti il massimo del conforto e dell’assistenza nel rispetto delle diverse sensibilità”
“L’incontro di questa mattina è stato molto utile per aprire un primo confronto, assieme all’assessore Miglietta, con i rappresentanti delle diverse comunità religiose presenti a Lecce – dichiara il direttore generale della Asl di Lecce Ottavio Narracci – Abbiamo ascoltato le loro richieste ed esigenze, in particolare quelle che riguardano l’accoglienza nelle strutture sanitarie leccesi, le sale del silenzio all’interno degli ospedali, l’alimentazione in corsia e le certificazioni alimentari legate ad alcune pratiche o riti, così come aspetti più strettamente medici come la circoncisione, l’interruzione volontaria di gravidanza o il fine vita. La nostra ASL intende tener conto di queste specificità, anche perché molte di queste rientrano nel percorso di umanizzazione delle cure su cui siamo già impegnati, e perciò attiveremo tavoli tematici tecnici per affrontare in maniera adeguata le varie questioni proposte. Siamo pronti ad approfondire le singole necessità e a dare concretamente seguito ad ognuna di esse nel miglior modo possibile e compatibilmente con lo svolgimento delle attività sanitarie”.