Arte performante a Villa Baldassarre

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Guagnano (Le) – “Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo” è il titolo della mostra fotografica e performante, allo stesso tempo, dell’artista Mina D’Elia, inaugurata martedì 10 luglio in piazza Aldo Moro a Villa Baldassarre , il piccolo borgo frazione di Guagnano. L’evento inserito nel programma Art Performing Festival è alla sua III edizione ed è stato ideato e curato dal critico d’arte campano Gianni Nappa.

Il bel progetto di arte relazionale e pubblico ha coinvolto tutti gli abitanti della piccola comunità dando vita così ad una bella esperienza di scambio, di condivisione e di appartenenza. Incentivare, promuovere, accendere un faro sulla memoria storica, entrare in contatto con la natura che salva, redime, unisce.

Fanno da perno all’evento le foto, tutte molto belle, che sono state scattate in strada e nella strada hanno trovato la loro collocazione. Mina D’Elia, infatti, ha ritratto i suoi compaesani con dei fiori in mano, precisamente tarassaco o soffioni, simbolo di leggerezza, libertà.

L’inaugurazione della mostra è stata aperta da una breve performance: seduti in circolo i partecipanti ciascuno con un fiore in mano sulle note di Pavarotti, soffiavano sul fiore disseminando tutt’intorno i semi. Gesto simbolico semplice ma connotato di grande efficacia comunicativa.

Nelle foto collocate sulle pareti delle case che hanno dato vita ad una galleria d’arte a cielo aperto, ogni persona ritratta ha con sé, in mano, un soffione. Nel linguaggio dei fiori e delle piante, il soffione simboleggia la fiducia, la forza e la speranza.

Uno degli intenti della mostra è stato quello di rivelare un “germogliare” di relazioni, di incontri, di scambio, facendo della strada un contenitore e al contempo il contenuto dell’arte di Mina D’Elia.

I semi dei soffioni che si liberano al vento sono portatori di vita e di speranza; il vento disperde i semi che sono destinati a fecondare. Il messaggio che si coglie immediatamente è quello di un inno alla leggerezza, intesa come antidoto alla forte cancellazione emozionale in atto in una società come la nostra sempre più “impermeabilizzata”. Un invito, inoltre, teso ad auspicare una società al servizio della poiesi, con una riacquisizione del contenuto poetico, per una nuova strategia emozionale.

La mostra può essere visitata tutti i giorni, sino al 16 settembre.