Pagliaro (Fi): Mattarella rassicura Tap: “Si farà…”. Un film già visto

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Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella

Lecce – Il Tap (il gasdotto transAdriatico) si farà e si devono rispettare i tempi previsti per la sua entrata in funzione: deve essere operativa dal 2020. Anche perchèé nel 2019 vanno in scadenza i tre più importanti contratti energetici italiani, quelli con Russia, Libia e Algeria.

Lo hanno confermato dall’Azerbaijan il presidente Sergio Mattarella e il ministro degli Esteri, Enzo Moavero dopo una serie di colloqui con le autorità azere che già moltissimo hanno investito nel progetto del cosiddetto “corridoio sud del gas”.

Paolo Pagliaro Regione Salento
Paolo Pagliaro

“Lo sapevamo che i giochi erano fatti; lo sapevamo già che il Salento era stato svenduto a una multinazionale, ne abbiamo parlato quando ancora si poteva fare qualcosa, quando non credevamo a Vendola che si nascondeva dietro le sue bugie, ma era tutto previsto: la TAP doveva approdare nel Salento a San Foca in una delle spiagge più belle. Assurdo! –afferma Paolo Pagliaro dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Forza Italia- Quante volte abbiamo parlato in questi anni del festival dell’ipocrisia? Lo abbiamo detto che l’unica cosa da fare era combattere per cambiare il punto d’approdo, perché noi facciamo una politica seria e coscienziosa, e non come chi, la Lezzi e i Grillini, hanno gridato di fermare la TAP racimolando voti e ora da Ministro del Sud ha alzato le mani al cielo.

È un film già visto e il finale l’ha scritto il Presidente della Repubblica – continua – insieme al ministro degli Esteri, Enzo Moavero, che ha rassicurato l’Azerbaijan, e l’ha fatto col cappello in mano: “La TAP si farà nei tempi previsti… Con i pugliesi che protestano avvieremo un dialogo trasparente e non di facciata”, queste le sue parole, che sono di una tristezza inaudita oltre a essere proprio inutili come l’approdo di TAP a Melendugno. I pugliesi, in questo caso i salentini, non protestano, ma difendono – conclude – soltanto la propria terra, troppe volte violentata dagli interessi economici e depauperata dalle politiche scellerate della sinistra e poi presa in giro dai grillini che avevano promesso quello che non potranno mantenere”.