Paolo Perrone: “Periferie, salvi 18 milioni grazie alla capacità della mia Amministrazione”

0
202

Paolo Perrone rivendica il risultato di Città RuraLE, scampato alla mannaia del governo


Paolo PerroneLecce – Sulla vicenda dei fondi del bando periferie che il decreto Milleproroghe del governo ha in larga parte stoppato, interviene l’ex sindaco Paolo Perrone che rivendica il risultato del progetto Città RuraLE, al riparo dallo stop perché nel blocco dei più bravi e quindi dei primi a cui fu riconosciuto il finanziamento.

“Ci tengo a far notare – sottolinea con forza – che se Lecce è al riparo dalla scure del governo sui finanziamenti riconosciuti nell’ambito del programma di riqualificazione delle periferie, lo deve alla straordinaria capacità di programmazione della mia amministrazione, alla lungimiranza dimostrata su una opportunità ghiottissima come quel bando, alla bravura dei tecnici del Comune. “Per qualità e coerenza progettuale” il progetto Città RuraLE è rientrato infatti a marzo 2017 nei primi 24 in graduatoria (secondo alle spalle di Avellino nella mini lista dei capoluoghi di provincia), finanziati complessivamente con 500 milioni di euro. I progetti a cui è stato riconosciuto il finanziamento in un secondo momento dal governo Gentiloni (124 per complessivi 1,6 miliardi di euro), tra i quali Brindisi e Taranto, invece sono quelli che l’attuale governo ha stoppato. Lecce e i leccesi potranno godere quindi di questi 18 milioni di euro perché siamo stati più bravi degli altri, è il caso di ricordarlo in tempi in cui si rischia di non poter contare nemmeno su finanziamenti già accordati.

Come ebbi modo di dire all’epoca – prosegue Perrone – si è trattato di un successo per il Comune di Lecce, uno dei più significativi dei miei dieci anni da sindaco, che oggi è una eredità pesante per l’amministrazione Salvemini, che dovrà dimostrare responsabilità e capacità nell’utilizzo di questi progetti e risorse. Anzi, scampato il pericolo della mannaia del governo Lega-5Stelle, sarebbe il caso di accelerare nella cantierizzazione degli interventi”.