Capoccia (Sentire Civico): “Mentre la sicurezza urbana è fortemente messa in discussione, la giunta Salvemini si dichiara impotente”

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Lecce –  Continua, sul piano politico, la querelle sul tema sicurezza, in seguito ai gravi fatti registrati la notte scora a Lecce, fra viale Oronzo Quarta e via don Bosco, nel quartiere Ferrovia.

Sul tema interviene anche Giancarlo Capoccia (Sentire Civico) che, in una nota diffusa agli organi di stampa dichiara: “È fuor di dubbio che un buon Sindaco è colui che riesce a discernere l’azione dell’opposizione, e cioè se questa è animata da spirito politico di rivalsa o da spirito di controllo e proposizione. Il 24 aprile scorso, Sentire Civico, sollevò il problema ‘Decoro e Sicurezza in Stazione’, proponendo al Sindaco di Lecce di convocare una tavola rotonda aperta e dunque alla presenza di associazioni, movimenti civici, cittadini e rappresentanti degli organi studenteschi, per discutere ed eventualmente intercettare delle valide proposte da portare in consiglio comunale, circa le reali emergenze cittadine. La giunta Salvemini, per tutta risposta, si dimostrò totalmente insensibile al nostro invito come se quanto sostenuto fosse frutto di un tentativo di strumentalizzazione del problema anziché di un reale interesse nei confronti della città.

Il mondo associazionistico, compreso quello ecclesiastico, in un primo momento aderì alla nostra iniziativa, ma poi, successivamente, prese le distanze in quanto in molti credettero che ciò fosse più una mossa politica che una reale esigenza della comunità leccese.

Questi i fatti, anche se non finisce qui. Durante il consiglio comunale di ieri, il sindaco Carlo Salvemini, sul tema della sicurezza urbana, in risposta a quanto è avvenuto recentemente nei pressi della stazione, ha affermato: “… purtroppo si succedono episodi di allarme… il tema è avvertito, non viene ne sottovalutato ne banalizzato, viene controllato e monitorato, naturalmente con la consapevolezza di poter fare quel che si riesce a fare”.

Sicché sono queste le rassicurazione che Salvemini fa alla cittadinanza. Una cittadinanza che forse s’aspetta qualcosa in più sul piano del vivere nei confini della civiltà, anche se il clima caldo che sta vivendo la nostra città è ascrivibile a scelte che non sono leccecentriche.

E rafforzare il senso di sicurezza, va ribadito al Sindaco Salvemini è un compito primario e fondante delle amministrazioni locali e questo, a Lecce, non sta avvenendo. Non solo, ma questo clima urbano per buoni squarci impuntato alla violenza incide negativamente sulla vita dei nostri cittadini e si ripercuote anche sull’economia locale ed anche sul turismo più qualificato dell’anno, quello di settembre, ottobre e novembre.

Ed ora è sotto gli occhi di tutti che c’è un problema di guida nel governare la nostra città, anche se tutto ciò è stato preannunciato.

Sempre nella seduta consiliare di ieri, il Sindaco Salvemini ha evidenziato solo la carenza di organico nel personale della Polizia Locale. Ma è a conoscenza che agenti della Polizia Locale sono disarmati e non hanno distanziatori e nemmeno lo spray al capsicum? E’ a conoscenza che ventinove agenti sono impiegati in orario part-time per poi essere utilizzati, oltre l’orario ordinario di servizio, col sistema a recupero ore? E’ a conoscenza che c’è personale che non è addestrato alla difesa personale e alle tecniche operative?

Noi di Sentire Civico, con poche risorse a disposizione, abbiamo intercettato il problema e mosso i primi passi; passi ai quali il Sindaco avrebbe dovuto ben valutare, dovendo porsi con la cautela e la perizia del buon padre di famiglia. E in tale prospettiva è bene che egli cominci a ragionare in termini di responsabilità, perché il problema della sicurezza urbana sarà una questione sempre più grande e sempre più difficile da governare nei mesi a venire”.

1 COMMENTO

  1. Il sindaco sbaglia metodo e contenuti nel comunicare con i cittadini, con l’amministrazione tutta e tenta sempre di dare una lettura degli accadimenti non aderente alla gravità, ma il tono usato dall’esponente di Sentire Civico, la dice lunga sul modo mascellare di fare opposizione ad un sindaco mal sopportato, perché a “causa sua” e quindi degli elettori, è chiuso un ventennio…periodo temporale che riecheggia qualcosa di negativo e che ogni italiano di buon senso e dalla memoria storica non affievolita, non dovrebbe mai dimenticare

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