Copertino (Le) – Esiste una relazione tra l’assise comunale e la sottostante comunità? Tutto porta a pensare di sì, soprattutto per ciò che concerne i piccoli centri come Copertino. E a giudicare dalla seduta di martedì scorso, 16 ottobre, la situazione nel noto centro dell’Arnea, non pare la più brillante. Una seduta che ha visto delle profonde spaccature in un contesto frammentato all’interno di un dibattito al limite del buon gusto. Di rimando non è azzardato ipotizzare che quella copertinese, la sua comunità appunto, si caratterizzi per la polverizzazione, l’individualismo spinto, senza un filo conduttore, inserita in un’atmosfera dalla scarsa armonizzazione.
Se si considera il periodo, cioè quello pre-elettorale, si dovrebbe riscontrare una certa tensione verso persone di riferimento, che si confrontano. Ed invece, no! Non si intravedono a Copertino, leader forti, non si intravedono mediatori capaci di aggregare, di condurre la comunità verso un confronto costruttivo e proiettato in avanti. E tutti paiono contro tutti o, quantomeno, ognuno ripiegato sul proprio “orticello”.
Al riguardo, Antonio Iaconisi, segretario di Valore Assoluto, un’associazione nata a Copertino pochi mesi fa, ma che ha all’attivo varie iniziative, afferma: “E’ vero, Copertino sembra non avere persone forti cui guardare, ma noi di Valore Assoluto ci stiamo adoperando per dare un contributo significativo in tale direzione, al fine di intercettare quelle personalità a cui Copertino dovrebbe guardare,. Un compito arduo, ma non impossibile, a nostro parere. Persone qualificate capaci non solo di gestire la macchina burocratica, ma anche di dare voce alla comunità, alle sue istanze. Insomma, un candidato che possa far emergere la nostra vocazione e darci dignità, senza ricorrere a potentati esterni, svendendo la nostra comunità”.
Esiste, dunque, una Copertino che cerca una strada, una via d’uscita ad una sua condizione di grande disarmonia, che al momento non può essere smentita.