Roberta Fracella, ‘classe’… beh, non si dice certamente l’età di una bella donna e la classe di una Signora è quella che ella dimostra. E Roberta di charme ne ha tanto. Un’immagine delicata, che rispecchia un’espressione artistica altrettanto delicata, raffinata ed elegante.
Intrigano le Opere di Roberta Fracella, candide, plastiche, misteriose, ricche di simbologia, su cui interrogarsi a lungo e da rimirare ancora più a lungo.
Diplomata all’Istituto d’arte di Nardò in arte applicata con orientamento tessuto; ma è anche restauratrice di tele e tecnico specialista nel rilievo e restauro di monumenti in pietra leccese.
Tante competenze, dunque, per Roberta e tantissima perizia professionale, che si è estrinsecata negli anni in forme sempre più accattivanti e magiche.
Una promessa sin dall’inizio, Roberta, che è ormai divenuta una consolidata realtà artistica salentina, con il respiro internazionale del suo White Paintings, colore non colore dalle infinite sfumature e possibilità.
Come nasce Roberta Fracella artisticamente?
Nel 1986, dopo la maturità presso l’I.S.D di Nardò con indirizzo tessuto, ho iniziato a creare dei manufatti di seta, utilizzando le tecniche batik e pittura acrilica dalle tante policromie. Sin da subito ho ricevuto le prime commissioni da atelier di moda, privati, architetti e negozi di arredamento.
Già in questo periodo è iniziata la mia ricerca nell’approfondire la perfezione per mezzo delle figure modulari simmetriche. Questa combinazioni permettevano dei giochi di colore con effetto optical, ideali sia nel campo dell’arte che in quella della moda.
Uno dei miei primi modelli di ispirazione è stato Gustav Klimt : infatti, nei miei primi lavori ho spesso cercato di rivisitare alcune sue opere.
La mia prima esposizione risale al 1990, allorché ho partecipato ad una collettiva dal titolo “Talenti Neretini”. Da lì altre partecipazioni, con estemporanee e personali.
Per un lungo periodo e fino al 2015 ho abbandonato questa mia grande passione per dedicarmi alla famiglia; ma in quell’anno, scossa da una grande volontà, ho deciso di riprendere a pieni ritmi a creare e nel 2016 ho deciso di cambiare totalmente stile.
Il bianco e Roberta… Ha un significato specifico questo colore?
Come detto, nel 2016 ho avuto questa grande rinascita artistica, con un nuovo studio delle forme e della materia. Ho scelto il bianco, perché simbolicamente identifica il silenzio, la pace e per un certo senso l’infinito. Sotto un aspetto stilistico, invece, il bianco mi è sempre piaciuto, perché riesce a catturare le luci e le ombre in maniera straordinaria.
L’opera a cui sei più legata?
L’opera a cui sono più legata è stata quella che mi ha portata a creare la sequenza total white “Infinto”, ovvero “La ruota della vita”. Quest’opera, realizzata con tecnica polimaterica su tela, è l’inizio di ogni cosa e la mia rinascita artistica.
“Simmetrie”… ci anticipi qualcosa sul tuo nuovo progetto artistico?
“Simmetrie“ rappresenta il mio nuovo progetto, incentrato su una ricerca sulle forme poliedriche, dove l’effetto della tridimensionalità va a comporre le geometrie in rappresentazione modulare e simmetrica. In questa nuova sequenza non abbandono il tema dell’infinito, ma cerco un’altra dimensione diversa nella costruzione delle bolle e altre figure. Non so ancora dove questo mi porterà.
Il futuro artistico di Roberta: vuoi sperimentare altre forme di arte o nuove materialita’?
Al momento ho intenzione di continuare la sequenza “Simmetrie”; ma sono certa che questa sfida con me stessa farà emergere in me altre curiosità e, perché no, altri tipi di esperienze artistiche.