Tuglie (Le) – Al via a Tuglie la terza edizione del presepe vivente, quest’anno “Presepe te li furneddhi”, in quanto spostatosi nella zona alta di Tuglie, precisamente nella pista ciclabile accanto al campo sportivo.
L’obiettivo, oltre naturalmente a quello turistico e promozionale del paese, punta a stringersi intorno ai veri valori del Natale, coinvolgendo tutti i cittadini soprattutto coloro che in questo periodo dell’anno sentono maggiormente la solitudine e le difficoltà economiche. La collaborazione intensa quest’anno degli ‘Amici del Presepe’, dell’Istituto comprensivo di Tuglie grazie al coordinamento del prof.Guido, di tutte le associazioni Tugliesi e dell’intera comunità parrocchiale rende ancor più partecipato l’evento, che si terrà il 26 e 29 Dicembre e 5 Gennaio.
L’evento, che due inverni fa è stato finanziato dal progetto 365 Puglia, per l’assessora alla Cultura Silvia Romano è una “scommessa che ho voluto fortemente dopo non poche difficoltà iniziali. È bello vedere la partecipazione di tanti giovani nell’allestimento delle scene, in sinergia con l’esperienza degli anziani che anni fa organizzavano questo evento nella periferia del paese, sono certa sarà un momento di condivisione importante e un evento che punta alla riscoperta delle tradizioni e alla scoperta di scorci del paese, parliamo di Furnieddhi della fine 1800, che i cittadini stessi non conoscono”.
I mercatini di Domenica 16 dicembre apriranno alle ore 17.30 e vedranno la partecipazione di numerosi espositori locali, sia nel campo dell’artigianato che in quello della gastronomia. Con lo sguardo rivolto alla solidarietà non mancherà, grazie alla preziosa presenza degli alunni delle medie del comprensivo, lo stand dedicato a Telethon. Spazio dedicato ai bambini che consegneranno la letterina a babbo natale,ci sarà la band di Babbo natale coordinata dal coreografo Paride Caricato e spettacoli per bambini. L’amministrazione comunale di Tuglie è convinta che “la cultura, oltre che promozione del territorio è anche un modo per rilanciare l’economia del paese e l’impegno va in questa direzione, solidarietà coinvolgimento delle famiglie, delle fasce deboli e spinta dei giovani alla partecipazione del paese”.