L’ordinanza del sindaco Longo vieta l’utilizzo di specie animale selvatiche ed esotiche in attività di spettacolo ed intrattenimento pubblico
Maruggio (Ta) – E’ di qualche giorno fa l’ordinanza a firma del primo cittadino Alfredo Longo che, sostanzialmente, vieta sul territorio comunale l’utilizzo e l’esposizione di animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche in attività di spettacolo ed intrattenimento.
Un forte atto amministrativo che mira soprattutto alla tutela della specie animale e, di conseguenza, alla tutela dell’igiene pubblica, dell’incolumità pubblica, della sicurezza urbana, prevenendo anche eventuali emergenze sanitarie.
Lo stop arriva, quindi, agli animali di specie il cui modello gestionale non è compatibile con la detenzione in una struttura mobile ed in particolare: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe e rapaci. E’ consentito, invece, l’attendamento esclusivamente ai circhi e alle mostre zoologiche itineranti aventi al seguito animali come zebre, camelidi, bisonti, bufali e struzzi, rispettando però degli obblighi e dei requisiti strutturali molto rigidi come lo spazio da destinare agli stessi e relativi comfort. Inoltre è fatto obbligo ai circhi di adottare alcune misure di sicurezza e protezione tra cui assicurare i ricoveri degli animali in un perimetro recintato, disporre di un piano di emergenza in caso di fuga degli animali, assicurare l’assistenza veterinaria, non mantenere vicine specie fra loro incompatibili per motivi di competizione, non utilizzare il fuoco negli spettacoli con gli animali e tanto altro. Qualora venga riscontrata la mancanza dei requisiti richiesti il Comune non provvederà al rilascio del provvedimento autorizzativo, in caso, invece, di violazioni a carico di un circo già autorizzato verrà comminata la revoca dell’autorizzazione con una sanzione amministrativa di 500 euro.
A commentare con soddisfazione l’ordinanza è il sindaco, Alfredo Longo: “Ho sempre guardato al circo con ammirazione. La vita dei circensi è certamente difficile da sopportare tra allenamenti continui e spostamenti rapidi, l’attività circense, poi, ha origini millenarie ed è giusto che ancora oggi riceva contributi statali per poter sopravvivere. Ma perché costringere un leone o qualsiasi altro animale esotico ad una vita in gabbia per il solo gusto di poterlo far vedere a qualche spettatore curioso? A Maruggio il circo è il benvenuto ma con questa nuova ordinanza sindacale abbiamo finalmente detto basta all’utilizzo di specie animali che dovrebbero vivere solo nel loro ambiente naturale. Continueremo a preferire ed ammirare la sola dote artistica dell’uomo e siamo certi che uomini forzuti, pagliacci e giocolieri riusciranno a donarci stupore ed emozione lasciandoci la coscienza un po’ più pulita”.