Un romanzo intenso, appassionato e pieno di rivelazioni sul delicato e complesso periodo dell’adolescenza, incentrato sul conflitto tra il voler essere parte del mondo adulto, omologandosi ad esso e il desiderio di voler essere se stessi a qualsiasi costo, a proprio modo. Un romanzo introspettivo e profondo come tutte le opere di Haruki Murakami.
Protagonista è Watanabe, un diciassettenne come tanti. Temi forti vengono affrontati e scorrono nelle pagine del libro: il suicidio, l’amore travagliato, le fragilità esistenziali, il ricordo di un passato turbolento mai del tutto passato pronto a riaffacciarsi sul presente con fantasmi e demoni. Un importante viaggio tra i sentimenti, le emozioni e le inquietudini che si vivono nel periodo dell’adolescenza e nell’affacciarsi ai primi anni della vita adulta. La durezza di cuore, la difficoltà a volersi fidare e il lottare per mettere a tacere la diffidenza che una vita difficile il più delle volte ci inietta inevitabilmente. “La differenza tra le persone che sanno aprire il cuore e quelle che non sanno. Tu sai aprirlo. Ma solo quando decidi tu, beninteso. E se uno lo apre cosa succede? Guarisce”.
Non manca, nel libro, alcun dettaglio adolescenziale: la tristezza, la noia, il disappunto, l’inquietudine, la ribellione, le incertezze. Murakami è un abile narratore, un eccellente scrittore, il suo è uno stile impregnato di un realismo magico e altamente poetico. I suoi personaggi sempre profondi, complessi, estremamente sensibili, sono descritti con maestria in tutte le loro caratteristiche e negli aspetti contraddittori tipici del genere umano; personaggi che vivono di vita propria con una personalità ben definita.
Lo scrittore descrive una serie di solitudini, di travagli interiori, di introspezione forte e assoluta, il tutto scorre e fluisce in un mondo principalmente in bianco e nero. Da sfondo: Tokyo scandita dalla colonna sonora dei Doors, dei Beatles, di Miles Davis e Bill Evans. Una storia tormentata intesse le relazioni tra i diversi personaggi con una delicatezza estrema e una profondità che fa emozionare. Le numerose scene erotiche che vengono descritte nel romanzo, mai volgari, è come se avessero una funzione consolatoria: per liberare l’anima dal senso di dolore.
Il romanzo è tra le altre cose un invito, a scegliere la vita attraversandola fino in fondo in tutta la sua complessità e drammaticità per essere delle persone migliori.
Post. Scriptum dell’autore: “Penso che questo libro possa piacere o non piacere proprio come posso piacere o non piacere io come individuo”.
Haruki Murakami scrittore, traduttore e accademico giapponese. è nato a Kyoto nel 1949 ed è cresciuto a Kobe. È stato tradotto in circa cinquanta lingue e i suoi best seller hanno venduto milioni di copie. I suoi lavori di narrativa si sono guadagnati l’acclamazione della critica e numerosi premi, sia in Giappone che a livello internazionale, come il World Fantasy Award (2006), il Frank O’Connor International Short Story Award (2006), il Premio Franz Kafka (2006) e il Jerusalem Prize (2009). Le opere più celebri comprendono: Norwegian Wood (1987), L’uccello che girava le viti del mondo (1994-1995), Kafka sulla spiaggia (2002), e 1Q84 (2009–2010). Ha inoltre tradotto un cospicuo numero di lavori dall’inglese al giapponese, spaziando da Raymond Carver a J. D. Salinger.