Genova – Chi di spada ferisce, di spada perisce. La zona cesarini a Milano aveva esaltato, a Genova lascia l’amaro in bocca. Nonostante il risultato, grande prestazione di un Lecce molto propositivo che controlla ma viene punito da alcune ingenuità.
PRIMO TEMPO – Volti nuovi in casa Lecce, Liverano schiera dall’inizio Dell’Orco, Shakhov e Lapadula. Torna titolare Falco.
Il Lecce parte bene, fraseggio e personalità come vuole il mister e dopo appena 8 minuti trova il gol. Lancio di Tabanelli, Lapadula fa la sponda di petto verso Shakhov che la rimette con il contagiri al centro dell’area e a Lapadula non resta che incrociare.
Al 12esimo il Lecce potrebbe raddoppiare ma Tabanelli sbaglia di testa.
Sampdoria all’arrembaggio ma il Lecce è ordinato, controlla e non va in affanno.
Al 40esimo tiro di Bonazzoli ma Gabriel neutralizza.
Al 47esimo Massa fischia un rigore per il Lecce su presunto fallo di mano in area doriana ma in seguito a controllo VAR, revoca la decisione iniziale.
SECONDO TEMPO – La partita ricomincia sui ritmi del primo tempo, Samp in avanti ma Lecce più pericoloso con Falco che imbecca Lapadula ripetutamente ma azioni che si concludono in un nulla di fatto.
Al 72esimo la svolta negativa per il match dei giallorossi, Tachtsidis rimedia un secondo giallo ingenuo dopo il primo ricevuto per proteste nel primo tempo e lascia la squadra in dieci.
Doriani all’attacco, il Lecce fa girare palla ma la pressione cresce.
Al 73esimo ci prova Ramirez ma Gabriel si fa trovare pronto.
Al 82esimo ci prova Quagliarella di tacco e mette i brividi ai tifosi giallorossi.
Al 92esimo, angolo per la Samp e colpo di testa vincente di Ramirez con Petriccione che respinge ma oltre la linea di porta.
SQUADRA – La prestazione degli uomini di Liverani è stata di assoluto rilievo e proprio per questo lascia l’amaro in bocca ai tifosi dei salentini. Ottimo fraseggio, buona personalità e gesti tecnici di rilievo. Dall’altro lato si segnala la poca lucidità di giocatori navigati come Tachtsidis che lascia in inferiorità numerica una squadra che sembrava in pieno controllo del match. La serie A non concede distrazioni.
SINGOLI – Lapadula – Sorprende la scelta del mister di buttarlo nella mischia fin dall’inizio ma la prestazione dell’italo-peruviano gli dà ragione. Segna e crea continua apprensione alla difesa doriana. Imprendibile.
Petriccione – Grande partita del centrocampista friulano che sembra sempre più sicuro di sé. Pecca di ingenuità sul gol doriano. Non è ancora tutto oro quel che tocca, ma lo diventerà.
Shakhov – Si propone, grande classe in alcune giocate, assist ma deve rimanere più in partita. I colpi ci sono, il Lecce ha bisogno dei sui colpi. Promessa.
Tabanelli – La personalità, il cuore e la tecnica di sempre. Arrivare ora in serie A è solo frutto di circostanze sfortunate.
Dell’Orco – Adattato a terzino, esattamente come Meccariello, ma dev’essere più cattivo nelle chiusure. La serie A non aspetta e lui dovrebbe saperlo bene.