Copertino (Le) – Si terrà martedì 26 novembre, alle ore 10.30, nel Castello di Copertino, la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria a Rita Murri e Massimo Bassi, genitori di Melissa, tragicamente scomparsa il 19 maggio 2012 nell’esplosione di un ordigno rudimentale, poco prima dell’ingresso degli studenti, all’Istituto Morvillo-Falcone a Brindisi, in una inconsapevole giornata di primavera.
“Lo sconcerto fu enorme e riecheggiò ancora più violento nei copertinesi – afferma Sandrina Schito, sindaco della città – quando si seppe che la mano criminale responsabile di quell’atto meschino e deplorevole apparteneva a un nostro concittadino. La deflagrazione che strappò la vita a Melissa e cancellò per sempre il sorriso dal volto dei suoi genitori, ci faceva sentire, seppure indirettamente, responsabili per quel gesto ignobile. Negli anni, abbiamo voluto dimostrare la nostra vicinanza ai genitori di Melissa. Così, del resto, è nato Parco Melissa, uno spazio che abbiamo realizzato con i fondi di un vecchio Pirp, che adesso porta il suo nome. Sin dall’intitolazione del Parco, i coniugi Bassi sono stati partecipi e nel corso di questi anni abbiamo condiviso tanti momenti, nel ricordo della loro Melissa.
Nel mese di marzo – prosegue il Sindaco Schito – quando piantiamo alberi nel Giardino dei Giusti, all’interno del Parco che porta il nome di Melissa, i signori Bassi non mancano mai. Per questa ragione, nella Giornata delle Gentilezza, lo scorso 13 novembre, abbiamo pensato di dare la cittadinanza onoraria ai signori Bassi: ci è parso proprio un atto di gentilezza, utile a ricordarla e il Consiglio Comunale ha espresso voto unanime sulla proposta.
Quello di martedì sarà un momento di altissimo valore simbolico, un atto per suggellare un rapporto d’amicizia costruito nel tempo.
La cittadinanza onoraria vuole essere un segno di gratitudine per due genitori sempre composti e pieni di dignità, che ci hanno fatto dono in questi anni della loro presenza, nonostante l’indicibile dolore ricevuto.
Insieme a Rita e Massimo – conclude Sandrina Schito – leniremo quest’atomo opaco del Male, per gettare ancora un seme di speranza, anche nel dolore più cupo”.