Lecce – Suonava come l’ultima chiamata, prima che potesse essere troppo tardi, ed il Lecce ha risposto alla grande. I giallorossi si impongono con una grande vittoria sul Torino e regalano il primo squillo casalingo, dopo ventidue giornate, mandando in visibilio il Via del Mare.
PRIMO TEMPO – Liverani schiera subito i nuovi arrivati. In campo Barak, Saponara con Deiola davanti la difesa. In attacco scelte obbligate, Falco-Lapadula.
Mazzarri si affida alla coppia offensiva Verdi-Belotti.
La partita inizia immediatamente con buon ritmo e dopo 9 minuti Verdi ci prova su punizione ma la sfera termina alta.
All’11esimo corner per il Lecce. Batte Saponara che serve Deiola rasoterra che giungendo dalle retrovie libera una sassata che Sirigu può soltanto raccogliere dalla rete. Lecce in vantaggio.
Al 20esimo il Lecce trova il raddoppio, con Majer che mette dentro e Barak che calcia in seguito ad una respinta della difesa e gonfia la rete.
Al 31esimo ancora Lecce, Barak trova sulla corsa Saponara che mette in mezzo per Lapadula ma Sirigu fa il miracolo. Torino in bambola.
Al 44esimo va in gol il Toro in seguito a diverse deviazioni su punizione dal limite, ma De Silvestri sembra in fuorigioco ed il VAR annulla.
SECONDO TEMPO – Il Torino scende in campo bene ma non sembra riuscire ad affondare e la partita si addormenta.
Al 64esimo eurogol di Falco, si prepara la palla e calcia di destro un pallone che toglie le ragnatele dal sette. Esplode il Via del Mare, Torino tramortito.
Dopo il terzo gol, i granata sembra non vedano l’ora di rientrare negli spogliatogli.
Al 77esimo c’è gloria anche per Lapadula che su calcio di rigore per fallo in area su Shakov, sigla la sua quinta rete in campionato.
La partita ha poco da dire sino al triplice fischio ed il Lecce non infierisce.
SQUADRA – È la prestazione più bella del Lecce in serie A da inizio campionato. La prima vittoria in casa della stagione, una vittoria che mancava nella massima serie da Aprile 2012. Ha funzionato tutto, poco da aggiungere. Non sono fenomeni oggi e non lo saranno dopo eventuali sconfitte future. Se l’ambiente rimane compatto, questa squadra ha tutte le carte in regola per giocarsela sino alla fine.
SINGOLI – Liverani – Questo è il calcio che predica dai tempi della serie C. Certo è che per farlo in serie A occorre una velocità di esecuzione elevata. Oggi è riuscito tutto, avversari in balia delle truppe giallorosse. Maestro.
Barak – Primo tempo sontuoso. Gol, corsa e cuore. Cala fisicamente nel secondo tempo ma non molla un pallone. Può crescere ancora. Che giocatore!
Saponara – Arrivato tra la diffidenza dimostra che non ha dimenticato come si accarezza il pallone. I suoi colpi di classe possono essere il valore aggiunto. Genio.
Falco – Se gli acciacchi fisici gli dessero tregua e mantenesse questo rendimento chissà dove potrebbe arrivare, chissà. Magari all’europeo. Danza sul pallone e lo calcia con eleganza. Artista.
Lapadula – Fa reparto da solo. Sbraccia, protegge palla contro difensori che sono il doppio di lui, torna a difendere e si lancia in attacco. Lavoro sporco e qualità. Un guerriero al servizio della causa.
Deiola – Gol che ricorderà per sempre. La corsa ad abbracciare Mancosu la vedremo tra qualche anno tra le teche di Leccecalciostories. Si parlerà dei sardi del Lecce e ci sarà anche lui, insieme al capitano e Vigorito.
Donati – Pensare al Lecce senza di lui oggi sembra inconcepibile. Veterano.