Porto Cesareo (Le) – Maxi Operazione della Stazione dei Carabinieri di Porto Cesareo e dell’Ufficio Locale Marittimo Torre Cesarea a tutela dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo.
Già nelle prime ore del mattino gli agenti hanno monitorato i movimenti dei trasgressori mediante il supporto degli operatori del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo e del Sistema di Video Sorveglianza in dotazione. I pescatori di frodo a bordo dei loro natanti si recavano sul sito di pesca già alle prime luci dell’alba sprezzanti dei divieti imposti dalle leggi di tutela della riserva marina.
La maggior parte di questi pescatori di frodo annoverano numerosi reati per violazioni analoghe e si dimostrano indifferenti al rispetto delle regole ed al controllo degli addetti alla vigilanza dell’Area Marina Protetta.
Nella mattinata di oggi, però, il servizio mirato messo in atto dalla Stazione dei Carabinieri di Porto Cesareo e dall’Ufficio Locale Marittimo, ha interrotto rovinosamente la pesca di frodo. Il blitz ha prodotto il sequestro di migliaia di ricci di mare (rigettati in mare poiché ancora vivi), il sequestro dell’attrezzatura subacquea, inoltre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria tutti i pescatori di frodo.
Il potente ed efficace strumento della video sorveglianza, appositamente promosso dal Ministero dell’Interno per ostacolare le pratiche illegali nella riserva, in funzione nell’Area Marina Protetta Porto Cesareo, continua a rivelarsi uno strumento di fondamentale efficacia.
In totale, 4 le denunce per violazione delle restrizioni per COVID e 3 soggetti contravvenzionati per le violazioni marittime. Sequestrate amministrativamente attrezzatura da sub e 2500 ricci. L’importo totale delle contravvenzioni ammonta a 6000 euro