Punto di vista – Il senso delle feste patronali, il loro valore, la loro bellezza

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Il “giorno dei Santi” o “festa Patronale” nella sua origine voleva essere, come leggiamo nel “Direttorio su pietà popolare e Liturgia“, giorno di festa, in cui si cessava dalle attività lavorative per lasciare spazio a momenti di vita spirituale, familiare e sociale.

Al centro delle Festa c’era la Santa Messa e la processione in onore del Santo o Santi Patroni con la quasi totale partecipazione della Comunità. C’era poi il tempo per riunirsi o incontrare i propri familiari e parenti che spesso abitavano fuori paese o città, invitandoli a stare insieme in quel giorno. Era poi anche momento di socializzazione attraverso manifestazioni folkloristiche e giochi popolari. Una manifestazione di grande valore, dunque, sia spirituale che umano.

Possiamo ben dire che ogni festa rispondeva al desiderio e alla necessità vitale dell’uomo di dare spazio alla spiritualità e alla socialità, attraverso manifestazioni di gioia e di giubilo, interrompendo la monotonia del quotidiano e della preoccupazione del guadagno.

Un futuro che oggi appare irrimediabilmente segnato dall’epidemia da Covid-19, dalle restrizioni governative, poi allentate ma sempre “lucchettate” per quello che era è e dovrebbe essere anche domani una festa popolare, dal divieto di assembramenti, dal distanziamento sociale e da tanto altro utile ad evitare un ritorno al buio ed ai tempi cupi di febbraio, marzo ed aprile. Periodi che hanno segnato una crisi davvero seria per l’intero settore che ruota attorno alle feste: dagli artigiani delle luminarie che in Salento hanno le aziende tra le più forti del mondo (Lcdc di Giuseppe De Cagna e fratelli a Mariano Light, giusto per fare qualche esempio), alle aziende che producono spettacoli pirotecnici, (Novoli, per esempio, è presente “La Pirotecnica Salentina” che garantisce lavoro ed occupazione a tanti giovani ed esplode spettacoli pirici in tutta la Regione), fino ai tanti commercianti ed artigiani ambulanti che, con le feste, ci vivono perché lì risiede tutto il loro core business.

E poi, non meno serio ed importante c’è tutto l’aspetto ecclesiale, fermo e bloccato con l’ultimo decreto della CEI che vieta assembramenti, processioni, procurando seri danni economici a chi opera professionalmente in questo determinato ambito: addobbatori, fiorai, organisti, scholae cantorum, bande musicali, artisti vari …
Nel merito proprio qualche Lunedì addietro, precisamente il 18 maggio, si è svolta in videoconferenza l’audizione della IV e VI Commissione sul sistema delle feste patronali alla presenza, tra gli altri, del consigliere regionale Mario Pendinelli, del direttivo dell’associazione Partner e dell’assessore all’Industria turistica e culturale e alla Gestione e valorizzazione dei beni cultura della Regione Puglia Loredana Capone.

“Abbiamo puntualizzato – ha spiegato Pendinelli – quanto la nostra proposta di mettere in moto la macchina delle feste patronali sia importante nell’ottica di ‘salvare il salvabile’ di questa stagione, monitorando sempre la situazione epidemiologica. Abbiamo anche evidenziato quanto sia necessario attivarci da subito, soprattutto per dare speranza a chi quest’anno è rimasto fermo”.

La neonata associazione Partner, che mette insieme imprese di professionisti degli eventi, spettacoli e feste, ha pensato a una grande festa patronale allargata da svolgere nei mesi estivi, con l’intento di coinvolgere tutti gli ambiti di un settore che rappresenta un simbolo della cultura e della tradizione del nostro territorio. Questa idea è stata inserita nella proposta di legge presentata e discussa nell’audizione dello scorso lunedì. Ora si attende un incontro formale e un successivo tavolo tecnico.

“Da parte dell’assessore c’è una chiara e positiva apertura a questa nostra volontà. Nel prossimo incontro discuteremo la proposta di legge che abbiamo presentato. In quella sede chiederemo un tavolo tecnico con la presenza di tutti gli operatori delle feste. Chiaramente in questo percorso di lavoro dobbiamo tenere sotto controllo i dati del contagio da Covid-19”, è riportato in una nota della citata associazione.

Supportata dal consigliere Pendinelli, l’associazione Partner sta lavorando a ritmi sostenuti con l’intento di analizzare rapidamente tutti gli aspetti che possano far ripartire le Feste patronali. Queste riguardano l’animo e lo spirito di tutti i cittadini e hanno un valore importante in un periodo di ripresa, sia per gli aspetti culturali che per quelli religiosi, ma soprattutto rappresentano un aspetto economico fondamentale, in quanto sono uno degli elementi portanti del sistema dell’accoglienza turistica. Proprio per tali motivi è stato chiesto un dialogo con ANCI, poiché il ruolo dei Comuni è fondamentale in queste iniziative e anche con la Conferenza Episcopale Pugliese per coniugare l’aspetto religioso di queste manifestazioni.