Narciso è bello

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Chi è Narciso? Un giovane personaggio mitologico che riflettendo il suo viso in uno specchio d’acqua si innamora di se stesso. La triste conseguenza è che non riesce ad amare più gli agli altri se non se stesso. Da ciò deriva il termine così usato di narcisismo, che è una forma di amore esclusivo, una evoluzione  normale preadolescenziale, che se si ripete nell’età adulta ha sensibili ripercussioni nella vita sociale. Non è a tout court sinonimo di patologia, ma è la risultante di come si è sperimentata l’empatia che i genitori hanno trasmesso. Chiaramente se manca è facile reperire nell’amante di se stesso un inconfessabile senso di vuoto. Mentre se c’è, a questa segue un miglioramento della vita di relazione e sentimentale. Ciononostante c’è da dire che generalmente chi usa questo termine lo fa  per riferirsi a qualcuno di cui invidia il successo e la sicurezza.

Ciò che rende superabile l’aspetto che vi è nel potenziale di ipocrisia implicito nell’etichettare gli altri come narcisisti è il fatto che noi viviamo in una cultura narcisistica. La paura della vecchiaia e della morte alimenta gli affari dei chirurghi plastici. Ma fortunatamente c’è chi diverso, escluso da questo target, non rincorre i dogmatismi della moda. La tragedia che affligge il narcisista è la difficoltà che trovano queste persone nell’amare in generale. Questi trattano gli altri come delle cose da usare e da abbandonare secondo i bisogni narcisistici, incuranti dei loro sentimenti. Sono comuni anche le improvvise conversioni religiose con cui il narcisista evita la depressione attraverso la fuga maniacale all’ombra di un oggetto idealizzato rappresentato da Dio. Si adatta a loro a pennello la massima di Benjamin Franklin “Chi ama se stesso non avrà rivali”. Sono persone tuttavia molto attraenti e che seducono con il proprio charme raggiungendo sovente vette elevante di ottima riuscita nelle attività e conquistando il prossimo. La vittoria fa perdonare loro ogni cosa.