Nessuno mai ha pensato che i contagi Covid fossero da prendere sottogamba ma è possibile che Governo e Regione continuino a brancolare nel buio in questo momento in cui i casi sono aumento? 120mila studenti pugliesi rimarranno a casa dal 26 ottobre al 13 novembre: classi terze, quarte e quinte degli istituti superiori saranno ancora costrette ad adattarsi ad un metodo di studio e di lavoro che non è normale.
Questa la denuncia del neo consigliere regionale, Paolo Pagliaro, che aggiunge: “Perché non lo diciamo chiaro e tondo che la questione irrisolta si chiama “Trasporti”, perché non riusciamo a gestire, potenziare, migliorare, i servizi? Perché costringere a rimanere a casa tanti ragazzi negli anni più importanti del loro percorso scolastico? In estate cosa è stato fatto per prevenire questo problema? Si è parlato di misure, sono stati fatti investimenti per permettere la didattica normale in classe, per accorgersi poi di essere controvento alla prima folata; alla questione Trasporti nessuno aveva pensato? Nel 2020 siamo ancora costretti a districarci in un sistema di Trasporti antico, insufficiente e poco funzionale a quelle che sono le nuove esigenze. La prevenzione per il contagio prima di ogni cosa, la salute di tutti prima di ogni cosa, ma questa situazione si poteva evitare con un pensiero politico lungimirante: c’è un tempo per tutto e quello a disposizione per migliorare questa questione è stato sperperato da una Regione e ancora prima da un Governo senza visione. Dopo il 13 novembre se la situazione contagi non sarà calata lasceremo i ragazzi a casa tutto l’anno? Quali sono le soluzioni che la Regione sta pensando per risolvere il problema dei Trasporti? Oppure si affidano al caso ancora una volta? La Politica deve trovare le soluzioni ai problemi. Vogliamo sentire parlare di programmi e soluzioni, vogliamo misure che aiutino i cittadini e non decisioni che ne penalizzino il futuro”.