Campi S.na, l’Unione dei Comuni chiede ad Emiliano la riconversione a centro Covid del “San Pio da Pietrelcina”

1
2589

“Il presidio ospedaliero San Pio da Pietrelcina di Campi Salentina va riorganizzato prevedendo una riconversione specifica a centro Covid”. A chiederlo con una lunga ed importante missiva, indirizzata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed all’assessore regionale alla sanità Pierluigi Lopalco, è stato l’attuale presidente di turno dell’Unione dei Comuni Nord Salento, il sindaco di Novoli Marco De Luca, di concerto con i colleghi sindaci dei Comuni di Trepuzzi, Campi, Squinzano, Surbo, Guagnano e Salice Salentino.

“L’emergenza epidemiologica da Covid-19, con ogni evidenza, sta rischiando di mettere in ginocchio il nostro sistema sanitario –spiega De Luca – evidenziando oggi più che mai la necessità, di riorganizzare il presidio ospedaliero di Campi Salentina, per anni riferimento dell’area del nord Salento e del sud brindisino, prevedendo una riconversione specifica utile all’emergenza sanitaria attuale”.

Da qui le motivazioni. “Questa iniziativa permetterebbe la delocalizzazione dell’emergenza con automatici ritorni positivi di efficacia ed efficienza nella lotta alla pandemia. Per tali ragioni – continua De Luca – sento forte la necessità di chiedere, congiuntamente ai colleghi sindaci dell’area nord salentina, che siano valutate con la massima attenzione e con la massima premura le nostre richieste. Riteniamo infatti che il San Pio da Pietrelcina sia dotato a nostro avviso delle caratteristiche necessarie ad assolvere alle funzioni e diventare un punto di riferimento dell’area geografica che mi onoro di rappresentare”.

Giuseppe TaurinoA ricalcare ed evidenziare le richieste del presidente di turno De Luca, è stato con un suo intervento, il sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino. “Vorremmo segnalare alla Asl di Lecce quanto sia fondamentale la valorizzazione del presidio ospedaliero di Campi – afferma Taurino – evidenziando le potenzialità che questa struttura può esprimere. Già due anni fa chiudemmo un accordo firmando un’intesa per la valorizzazione di quello che vogliamo possa essere il nosocomio del nord Salento. Oggi, con l’emergenza sanitaria in corso e l’esigenza di posti letto nei reparti covid, crediamo che sia giusto individuare nella struttura di Campi la possibilità di interventi specifici della rete ospedaliera. Riteniamo infatti fondamentale che la direzione generale della Asl riprenda con energia la questione, poiché il bisogno di salute, tragicamente emerso in questa emergenza, deve impegnare tutte le istituzioni non solo sul piano finanziario delle idee e della prospettiva ma anche nel recupero delle strutture che già ci sono e possono offrire servizi fondamentali per i cittadini. In previsione delle risorse e investimenti che arriveranno dall’Europa e dal Governo nazionale è importante avere le idee chiare sul futuro di questo territorio. Confidiamo nell’attenzione e nelle capacità del presidente Emiliano, dell’assessore Lopalco e della direzione generale dell’ASL – conclude Taurino – affinché questo nostro appello venga seriamente preso in considerazione”.

Specifico argomentato e per certi versi quasi sicuro dell’eventuale diniego delle autorità competenti nel merito della riconversione del nosocomio, si è detto invece proprio il sindaco di Campi Alfredo Fina. “Pur condividendo le indicazioni dei colleghi sindaci dell’Unione nord Salento per rilanciare il presidio territoriale di Campi, credo che l’urgenza ed il periodo di emergenza di reperire posti letto Covid19 entro il 30 novembre, inducono gli organi regionali e la direzione strategica della ASL di Lecce – sottolinea Fina – a scelte più funzionali ed indifferibili di strutture già esistenti e con tutte le attrezzature occorrenti per tali patologie, oltre che dotate della presenza di terapia intensiva. Per il nostro presidio possiamo raggiungere l’obiettivo di un rilancio – conclude – chiedendo l’attivazione in tempi rapidi di almeno 20 – 30 posti letto dell’ospedale di comunità e l’attivazione delle sale operatorie per il day surgery chirurgico”.