Novoli (Le) – La Fondazione Fòcara di Novoli prova a rinascere e mette sul piatto, per il tramite dei soci fondatori Regione Puglia, Comune di Novoli e Provincia di Lecce, 357 mila euro, a ristoro dei suoi debiti pregressi pari a circa 1 milione di euro. Forse è ancora presto per dire che la soluzione finale sia vicina, ma qualcosa di concreto parrebbe iniziare ad esserci, soprattutto se si considera che l’accordo finale, perché sia valido, deve essere stipulato da almeno il 60% dei creditori.
Nelle scorse ore un’indicazione importante in tal senso era emersa dalle dichiarazioni del professor Giuseppe Positano, avvocato incaricato dal Tribunale Commerciale di Lecce, di seguire e concludere, la procedura di sovra-indebitamento prevista dalla legge del 2012, con il duplice obiettivo: sanare la situazione dell’Ente pagando con un saldo e stralcio i debiti pregressi e farlo tornare ad organizzare l’evento, rispettando così il suo ruolo fondativo. “Dopo il blocco per il Covid19 – aveva scritto Positano – siamo prossimi ad elaborare una proposta di accordo che possa garantire ai creditori una percentuale di soddisfacimento ragionevole. Un accordo che dipende dall’ammontare degli importi che i soci fondatori saranno disposti a corrispondere”. Poi l’annuncio ufficiale che i creditori attendevano da mesi e mesi. “Con ogni probabilità – scrive sempre Positano – la proposta di accordo verrà verosimilmente formulata prima della fine del 2020. Del resto, l’alternativa liquidatoria o fallimento che dir si voglia, sarebbe certamente più dannosa per tutti, creditori, soci, salentini e novolesi che verrebbero privati di un Ente importate per il futuro della festa”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Positano il sindaco di Novoli Marco De Luca ed il suo assessore alla cultura Sabrina Spedicato. “Ci auguriamo che la procedura abbia tempi brevi per garantire alla comunità novolese il ripristino della Fondazione Fòcara – affermano congiuntamente i due amministratori – affinché l’Ente possa tornare ad operare come valido strumento per il rilancio culturale e turistico di Novoli, della sua grande festa e di tutti gli eventi ad essa collegati. Per la nostra comunità sarebbe davvero importante re-iniziare una nuova stagione con la Fondazione volano economico, sociale e culturale questa volta sostenibile”.
Dopo anni di attesa i vari creditori della Fondazione tornano quindi a sperare di recuperare almeno in parte i loro proventi. Sono tanti ed anche di livello internazionale: da Baruchello a Buren agli eredi di Jannis Kounellis, dal fotografo Jodice all’ufficio stampa di Sonia Corsi ai service audio e luci impegnati nel corso degli ultimi anni. E poi ancora le aziende pirotecniche, le agenzie di artisti e musicisti, alcuni cantanti che si sono esibiti al Fòcara Festival, l’attore Antonio Rezza, Vestas Hotels & Resorts, Crusi Viaggi e Giacomo Zaza, AD di FocarArte e tanti altri ancora.
Intanto le aperture ci sono. “A nome dei creditori che rappresento – spiega l’avvocato Francesco Fina – mi auguro che la procedura di sovra indebitamento avviata presso il Tribunale di Lecce vada a buon fine. Noi valuteremo la proposta che ci verrà avanzata senza alcun pregiudizio. La sopravvivenza della Fondazione, se ben amministrata, può rappresentare un beneficio per il territorio e un’occasione futura per le imprese che vi operano, ed è chiaro che anche di questo terremo conto, ma non dobbiamo dimenticare che oggi sostanzialmente stiamo chiedendo ai creditori di rinunciare ad una parte del credito che avanzano verso l’Ente, credito che spesso è rappresentato da somme già sborsate da chi ha prestato servizi per la Focara. In definitiva quindi – conclude – tutto dipenderà dalla percentuale del credito residuo che Regione, Provincia e Comune potranno soddisfare e dall’impegno prospettico che ci sarà proposto, anche perché il salvataggio non può e non deve passare solo sulla pelle dei creditori”.