È il 1991 e nelle sale cinematografiche esce Il silenzio degli Innocenti con protagonista Hannibal Lecter, un personaggio che Anthony Hopkins interpreta con un successo tale da valergli un Oscar per migliore attore protagonista con soli 16 minuti di apparizione sullo schermo.
È la storia tratta dall’omonimo romanzo di Thomas Harris, in cui l’attrice Jodie Foster ricopre il ruolo di una giovane recluta dell’F.B.I. che si spera possa persuadere un vecchio psichiatra detenuto in manicomio per i suoi atti criminosi per estorcere informazioni nella risoluzione del caso Buffalo Bill. Il film si aggiudica 5 premi Oscar e viene inserito dall’American Film Institute al 65esimo posto nella classifica dei migliori 100 film statunitensi di tutti i tempi.
La sensibilità in questo film si dimostra la chiave verso la risoluzione del caso, in cui Jodie Foster nella vesti di Clarice capisce che solo la sincerità può portare Lecter ad aprirsi con lei. D’altronde la sincerità, la bontà sono valori che ripagano, perché chi opera nel bene, non potrà che trarre qualcosa di positivo, sempre.
Ragion per cui, si sottopone alle domande di Hannibal in cambio delle informazioni sul pluriomicida Buffalo Bill, responsabile della morte di 5 donne. Una specie di interrogatorio, attraverso i quali lei racconterà di essere rimasta traumatizzata dalla morte del padre.
Attraverso la quasi paternità di Hannibal nei confronti di Clarice e il rapporto che si instaura tra i due, ci si avvia verso un finale che tiene sulle spine e lascia lo spettatore irrigidito difronte alla sorpresa che chiude i 118 minuti di film. Un finale così terrificante, girato in una villa a Perrypolis, una cittadina poco distante da Pittsburg in Pennsylvania, considerata adatta per quel tipo di riprese, che non trovò mai acquirenti per i ricordi che l’avrebbero legata per sempre alla pellicola.
Il regista Jonathan Demme firma quindi un’opera cinematografica che ha registrato un totale di incassi che ha sfiorato i 300,000,000 milioni di dollari, diventando uno dei thriller più significativi del cinema.