Va in scena – La grande bellezza (2013)

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“La domanda era: ‘Che cosa ti piace di più veramente nella vita?’. Ero destinato alla sensibilità. Ero destinato a diventare uno scrittore. Ero destinato a diventare Jep Gambardella”.

È con questa frase che La Grande Bellezza, firmato Paolo Sorrentino, si apre.

Jep Gambardella, un uomo profondo e affascinante, giornalista, vaga tra gli eventi mondani di un Roma frenetica. Arriva nella città eterna a 26 anni, scrittore dell’unico libro della sua vita “L’apparato Umano”, perde la creatività che lo aveva accompagnato nella scrittura del suo primo racconto e insieme ad essa, qualsiasi stimolo. Si perde in una rivisitazione malinconica della sua vita e valuta l’idea di ricominciare a scrivere.

9,2 milioni di euro per la realizzazione di questa pellicola vincitrice del Premio Oscar per miglior film straniero. La grande bellezza esce il 21 maggio 2013 nelle sale italiane, trova consenso in Francia, Inghilterra e Stati Uniti e diventa la pellicola cinematografica più vista degli ultimi dieci anni sulla televisione italiana. Il film si fa strada tra colori, musiche, costumi che descrivono una Roma che sorprende e che delude, che lascia lo spettatore sorpreso di fronte alla fugacità della vita vissuta da Jep.

Un film omaggiato ancor di più dalla presenza di attori quali Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, che però non è stato accolto positivamente dalla critica italiana a differenza di quella straniera e che è stato definito con tali parole da Walter Veltroni: “Magari La grande bellezza si accontentasse di essere un brutto film. È piuttosto “un’esperienza emotiva inedita”.

Un giudizio che non sminuisce assolutamente un film che senza dubbio ha saputo colpire emotivamente lo spettatore e che lascia le sue riflessioni.