Lecce – Visitare il Campanile di Piazza Duomo a Lecce sarà presto possibile grazie al progetto “UP” della cooperativa sociale Artwork, che da maggio 2019 in collaborazione con l’Arcidiocesi di Lecce si occupa della fruizione, della valorizzazione e della salvaguardia dei principali beni ecclesiastici della città con il progetto LeccEcclesiae.
I lavori, a cura dell’impresa Marullo, dureranno circa sei mesi e riguarderanno sia interventi di restauro e consolidamento di alcuni punti sensibili del campanile sia l’installazione di un vano ascensore all’interno della struttura.
L’ascensore, in acciaio e vetro, non è vincolato in alcun modo alla struttura muraria e prevede l’installazione di innovativi dispositivi di protezione (delle giunzioni elastiche) che garantiranno la stabilità dell’ascensore stesso e la massima tutela della torre campanaria, impedendo qualsiasi contatto improprio, anche in caso di terremoto.
L’ascensore percorrerà uno spostamento verticale di 43 metri in soli 43 secondi, raggiungendo il terzo registro del campanile dove sono presenti quattro balconi che consentono una visuale completa. Qui, saranno installati dei binocoli con sensori multimediali che permetteranno di riconoscere i principali punti di interesse del panorama.
La cabina dell’ascensore, in assenza di limitazioni Covid, potrà accogliere sino a 6 persone. I visitatori potranno accedervi a turno, in gruppi di massimo di 10/15 persone per fascia oraria.
Come per le Chiese del progetto LeccEcclesiae, anche il campanile sarà fruibile con orario prolungato durante la giornata e sarà sempre garantita la presenza e l’assistenza degli operatori Artwork.
I visitatori potranno accedervi a turno, con un biglietto orario, vale a dire un biglietto sul quale è specificatamente indicato l’orario del proprio turno.
“Il progetto di ristrutturazione e fruizione del campanile della nostra cattedrale – dichiara l’Arcivescovo, Mons. Seccia – oggi prende concreto avvio ed è offerto alla Città e ai turisti, attraverso l’istallazione di un ascensore. Esso è il frutto della stretta collaborazione tra l’Arcidiocesi e Artwork, la cooperativa che da circa due anni porta avanti con successo e professionalità il progetto Leccecclesiae, con cui è stato possibile mantenere aperte le principali chiese del nostro centro storico, oltre a dare lavoro a oltre 30 famiglie. Il nuovo intervento, finanziato da Artwork, – continua l’Arcivescovo – è di portata storica e rappresenta un seme di speranza in un momento duro a causa dell’emergenza sanitaria in corso e della crisi economica e sociale che ne derivano. Una crisi che non ha fermato le buone idee, i progetti, la speranza verso il futuro e la ripartenza della città di Lecce, come dimostra questa iniziativa di oggi. Per tutto questo nella persona di Paolo Babbo sento di ringraziare tutti coloro che in ArtWork si sono attivati al suo fianco e al fianco dei nostri uffici di curia. Come ringrazio tutti gli enti qui rappresentanti in segno di condivisione e di amicizia. Questa bellezza artistica permette di dare lavoro alle diverse maestranze per la realizzazione progettuale e certamente, una volta ripartito il turismo, renderà più florida l’intera economia cittadina. Attraverso la custodia della bellezza, riletta anche alla luce di una teologia che partendo dall’arte disegna itinerari verso l’Assoluto, la Comunità diocesana continua ad offrire il proprio prezioso contributo per lo sviluppo del territorio e delle popolazioni che lo abitano”.
“Si tratta di un intervento atteso da anni nella città di Lecce – dichiara il Presidente di Artwork, Paolo Babbo – che finalmente permetterà la fruizione di un bene storico artistico molto amato dai cittadini e apprezzato dai turisti. Così come accade in moltissime città d’Italia e del mondo, l’accesso al punto più alto della città e la splendida visuale da quattro punti differenti rappresenta un’attrazione particolarmente apprezzata. La cooperativa sociale Artwork che rappresento decide di investire in un momento difficile per tutti, per il settore turistico in maniera particolare, perché siamo convinti che ripartire, rilanciare i settori cultura e turismo preveda un impegno notevole, idee innovative e anche fiducia verso quello che sarà. Voglio ringraziare Sua Eccellenza l’Arcivescovo e la Soprintendente Piccarreta – conclude Babbo – perché i progetti migliori nascono dalla collaborazione costruttiva fatta di concretezza e visioni per il futuro”.