Il 14 febbraio è la festa degli innamorati e ancora, come un refrain, si ritorna al respiro del cuore ove ognuno è in simbiosi con la persona che ama. Tra le tante composizioni che parlano d’amore, in questa occasione mi piace ricordare un brano musicale molto famoso che è stato eseguito spesso negli ultimi secoli. L’autore del testo è il poeta francese Jean Pierre Claris de Florian mentre il compositore è Jean-Paul-Égide Martini, spesso confuso con il celeberrimo padre Martini di Bologna, esaminatore di Mozart presso la Regia Accademia Filarmonica della città emiliana. L’epoca della romanza sembra risalire al 1785, poco prima della Rivoluzione francese. Composta durante le Siècle des Lumières la composizione risente dei conflitti e dei cambiamenti e tuttavia accende e accede all’amore. Anche se «La gioia dell’amore non dura che un momento, /La pena d’amore dura tutta la vita», vale pur sempre la pena viverla e riempire la nostra esistenza.
Tra i tanti interpreti della romanza segnalo una celebrità del Salento, il grande tenore Tito Schipa. Nella sua interpretazione, piuttosto datata, si può percepire la dolcezza del canto, ma anche l’estrema duttilità della sua voce. Il cantante è stato definito “tenore di grazia” e ancora oggi resta famoso per l’indubbia capacità di non eccedere in effetti virtuosistici ma di usare accorgimenti che esaltano la sua musicalità e non la mera tecnica.
Ritornando alla romanza, ecco il testo, molto semplice ma allo stesso tempo intenso:
Plaisir d’amour
Plaisir d’amour ne dure qu’un moment.
chagrin d’amour dure toute la vie.
J’ai tout quitté pour l’ingrate Sylvie.
Elle me quitte et prend un autre amant.
Plaisir d’amour ne dure qu’un moment.
chagrin d’amour dure toute la vie.
Tant que cette eau coulera doucement
vers ce ruisseau qui borde la prairie,
Je t’aimerai, me répétait Sylvie.
L’eau coule encore. Elle a changé pourtant.
Plaisir d’amour ne dure qu’un moment.
chagrin d’amour dure toute la vie.