“Il rilancio dell’economia dopo il coronavirus alla luce della “Laudato sì”, il tema presentato dal dott. Emanuele Perlangeli, moderatore del secondo incontro relativo all’evento online “La politica educata” per la terza edizione di “Osare il futuro” a cura dell’Arcidiocesi di Lecce.
Ospite, l’illustre economista Leonardo Becchetti, docente presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e Consulente del Ministro dell’Ambiente che ha evidenziato nel suo mirabile intervento la trama, iniziata nel primo step, ossia l’ambiente vivibile con le sue connessioni con la gestione razionale dell’economia. Snocciolando dati sugli assi ha centrato il problema della governance dello Stato alla luce degli studi compiuti dalle Nazioni Unite. La sua “ricetta” è come vivisezionare la questione del sistema ecologico tenendo a bada la salute e il lavoro, studiandone le componenti che caratterizzano lo sconto, la corsa al ribasso, ad esempio, ricorrendo alla manodopera estera, che tocca profonde disuguaglianze. Apportando delle innovazioni, Becchetti ha esposto l’approccio alla generatività, che significa stimolare capacità di creare effetti positivi sulla vita degli altri.
In psicologia si estrinseca nel “dare copioni agli altri”. In questo contesto il cultore del “L’economia della felicità” ha messo l’accento sull’importanza, difatti, della felicità, che dipende da un atto volitivo e non passivo ma al contrario il suo cardine è nel desiderare e lasciar andare e puntare sulla gratuità la qualità della vita di relazione e sulla capacità di mettersi in gioco.
“Ci si arricchisce con l’esperienza”, continua lo scopritore tra l’altro dell’Economia Civile, una nuova corrente di pensiero che propugna il principio della reciprocità e del dono per il mercato di contro alla ricchezza. Così mettendo in campo un’idea rivoluzionaria che esplicita nell’affermazione “se si votasse con il portafoglio le cose cambierebbero”.
Per approfondire questo concetto basta andare sul sito Next per venire a conoscenza dei riferimenti per i materiali in argomento. Tra le pluralità dei soggetti e informazioni diverse i convenuti hanno proposto i propri quesiti, tra loro ha preso la parola il Direttore della Caritas Diocesana, don Nicola Macculi che ha fatto risaltare il valore e nel contempo la difficoltà di manifestazione della generatività nel modesto contesto della provincia, che precisamente tarda a venire alla ribalta. Becchetti ha dunque enucleato che la sfida sta nell’ibridazione, nel portare avanti la mission, attivando percorsi di formazione, educazione civica, cultura del risparmio, abbattendo per esempio i diffusi tentativi di ludopatia. Al classico modo di fare rete si aggiunge la programmazione di Settimane Sociali, promuovendo così la piena consapevolezza della dote della sensibilità e delle buone pratiche. In questo tavolo di lavoro non poteva non giungere, fiore all’occhiello, la trattazione di Mons. Michele Seccia, che ha richiamato nel suo saluto di commiato all’urgenza dell’essenziale, la dignità umana, la giustizia e l’equità.
L’Arcivescovo di Lecce ha esordito e concluso che il punto di riferimento di tutti indistintamente deve essere il bene comune, il bene sociale, augurandosi nell’ambito di una ambìta fraternità di passare dalla teoria alla pratica.