Novoli (Le) – Al via la prima udienza presso la sezione Commerciale del Tribunale Civile di Lecce per l’eventuale omologazione della proposta di accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento formulata dalla “Fondazione Fòcara di Novoli” con l’ausilio dell’OCC nominato dal tribunale, il professor Giuseppe Positano, dopo che il commissario straordinario, Giuseppe Venneri, aderì nel 2019 a questo tipo di disposizione giuridica prevista dalla legge n. 3 del 2012, che di fatto ha introdotto questa soluzione quando, come nel caso dell’Ente novolese, c’è “una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, fatto che determina la rilevante difficoltà di pagarle ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente“.
A presiedere la seduta il giudice Anna Rita Pasca che, preso atto del voto favorevole della maggioranza dei creditori (più dell’80%) e delle contestazioni sollevate da alcuni di essi dissenzienti, ha rinviato alla prossima udienza fissata per il prossimo 19 aprile.
Restano nel merito, le contestazioni che hanno riguardato il requisito della cosiddetta “meritevolezza” della Fondazione Focara di fatto debitrice, la quale avrebbe contratto debiti senza la ragionevole prospettiva di poterli adempiere.
Il colpo di scena è poi stata la posizione di due creditori dissenzienti che, pur muniti di un’ordinanza di assegnazione di somma emessa ma non eseguita prima della proposta di accordo contro il Comune di Novoli, sarebbero stati trattati alla stessa stregua degli altri creditori concorsuali. Da qui la decisione del giudice, che all’esito della discussione, ha invitato l’OCC e le altre parti intervenute ad approfondire le criticità evidenziate, non senza ricordare ai creditori opponenti che l’unica alternativa all’accordo proposto dalla Fondazione è la liquidazione giudiziale con tutti i rischi connessi al minor soddisfacimento di tutti i creditori rispetto alla percentuale garantita con la proposta di accordo e pari al 20% per i creditori definiti chirografari e circa il 50% per i creditori definiti privilegiati. Solo dopo questa fase interlocutoria il giudice Pasca, deciderà se omologare l’accordo oppure porre in liquidazione giudiziale la Fondazione Fòcara.