Riscontrate due positività al Covid19 a Villa dell’Armonia, storica casa protetta a Novoli

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Novoli (Le) – La proprietà smentisce le voci circolate nelle scorse ore. “Tutto sotto controllo e grande lavoro degli operatori della residenza e degli organi sanitari competenti”.

A chiarire la vicenda è l’Altea srl, ente gestore della Rsaa Villa Dell’Armonia di Novoli, a seguito di una normale attività di screening “covid-sars 2” eseguita lo scorso 29 marzo. In quell’occasione infatti, grazie al tampone rinofaringeo molecolare eseguito sui 59 degenti presi in carico dalla struttura, sono state riscontrate due positività, peraltro con bassa carica virale, in degenti vaccinati ed asintomatici. Gli stessi ospiti di Villa dell’Armonia, sottoposti successivamente ad ulteriore tampone il giorno seguente, sono risultati negativi.

“Sono stati sottoposti a tampone molecolare tutti i nostri ospiti – chiariscono dalla direzione della RSAA – compreso il personale sanitario, con esito positivo di un dipendente in data 29 marzo risultato poi negativo il giorno seguente. Si evidenzia che i 56 degenti sono stati vaccinati Pfizer il 22 gennaio ed in data 12 febbraio, risultano invece non essere vaccinati 3 ospiti poichè nuovi ingressi”.

Poi, in chiusura di nota, i chiarimenti comunicativi. “Nella mattinata di ieri – spiegano da Altea srl, proprietaria della RSAA – abbiamo allertato il sindaco di Novoli, Marco De Luca ed abbiamo attivato le procedure di rito a tutela della salute di tutti i degenti, dipendenti e della comunità novolese. Approfittiamo per ringraziare il Centro Sorveglianza Covid TM del Sisp Asl /Le per l’aiuto ed il supporto nel gestire la criticità”.

Tutte le famiglie dei degenti sono state informate e rasserenate con messaggi audio video. La struttura, come da normativa, aveva già predisposto la zona “Covid” con circuiti “pulito sporco” ed i due degenti positivi sono stati isolati e assistiti da personale dedicato.

“Si coglie l’occasione per evidenziare l’importanza della vaccinazione che nel nostro caso ha determinato un probabile contagio asintomatico – conclude la nota – in degenti ultra75enni”.