Novoli (Le) – Giovedì 29 luglio 2021, alle ore 20.30, appuntamento con la Storia, a Novoli, in Piazza Aldo Moro.
La Presidenza del Consiglio della Regione Puglia insieme al Comune di Novoli organizzano una conferenza sul tema: “Aldo Moro, la storia d’Italia dalla Costituente ad oggi”.
Ai saluti istituzionali del Sindaco di Novoli, Marco De Luca e dell’Assessore alla Cultura, Sabrina Spedicato, faranno seguito gli interventi del Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, e dell’On. Gero Grassi, già componente della Commissione parlamentare d’Inchiesta sul Caso Moro.
L’evento si inserisce nell’ambito di un progetto triennale dedicato dal Consiglio Regionale della Puglia, a cura della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, rivolto ai Comuni, alle Associazioni Culturali e alle Biblioteche del territorio pugliese, al fine di mantenere viva la memoria, diffondere il pensiero del pugliese Aldo Moro ed approfondire la Storia d’Italia.
Ogni incontro è un’occasione per approfondire la Storia d’Italia dagli anni 50 ad oggi, contribuendo così a rafforzare il sentimento di appartenenza alla Nazione, nonché alla formazione dei cittadini, ripercorrendo i momenti salienti della vita politica italiana per offrire spunti di riflessione e chiavi di lettura critica degli avvenimenti recenti./comunicato.
“Ho accolto, insieme al Sindaco e all’Amministrazione tutta, con grande entusiasmo la proposta della presidenza del consiglio regionale – dichiara Sabrina Spedicato – per riflettere, in questo excursus storico politico, su una figura autorevole come quella di Aldo Moro. Ritengo sia da stimolo, soprattutto per le nuove generazioni, che non hanno vissuto quegli anni terribili.
Aldo Moro è stato un uomo di altissimo spessore, – continua l’Assessore alla Cultura del Comune di Novoli – che ha dato lustro alla terra salentina, sua terra natia, in tutto il suo percorso politico, stroncato dall’ infausto rapimento. La sua grande sfortuna è stata di vivere in un momento storico in cui l’Italia era segnata duramente dal fenomeno ‘terrorismo’. Ciò che colpisce è la mancata chiarezza, ancora oggi, sui motivi del rapimento e della uccisione”.