Callas, il mio nome è leggenda

0
54

Parigi. Cimitero di Pere Lachaise. Tutto quel che resta è qui in una piccola lapide bianca, semplice, discreta, né un segno, né un fiore, solo un nome: Maria Callas. Non è facile vederla, bisogna cercarla a lungo, persa nei meandri di uno dei luoghi più insoliti e suggestivi, dove riposano anime di artisti, poeti e grandi nomi che appartengono alla nostra storia. Il resto ed i resti della Divina sono dall’altra parte del Mediterraneo, nel suo Mare, l’Egeo, da cui si allontanò da ragazzina per conoscere e conquistare New York e in cui, tristemente furono disperse le sue ceneri. La sua morte resta avvolta nel mistero, non fu ritrovata nessuna volontà, nessun testamento, nessuna traccia. Eppure il suo mito sopravvive a tutto e la sua voce è memoria.

Diva, Divina Callas. Sulle scene una vera eroina come Carmen, Tosca, Lucia, Norma e, come Violetta, nella sua breve vita, è stata facile bersaglio di tante miserie umane, calunnie che non hanno offuscato la sua arte, la sua voce.

Non sarà una vita facile la sua, a cominciare dal rapporto con una madre aspra e scontrosa, che non punta ad un grande futuro per la sua bambina, piuttosto intravede un possibile talento da sfruttare. Maria è grassa, brutta, priva di grazia alcuna, e per una ragazzina quale riscatto migliore se non diventare quello che ancora oggi resta un miracolo vocale nella storia del melodramma e della lirica di tutti i tempi?

Lavora sodo. Legge, studia, compie enormi sacrifici per inseguire il sogno di diventare una cantante lirica di successo e ci riesce trasformandosi in una vera dea; rinasce sfoggiando una bellezza ed un fascino irresistibile e quando giunge sui palchi dei teatri più importanti del mondo Maria è semplicemente Callas.

La sua favola è appena cominciata, i fans, il successo, le passerelle, gli appuntamenti con la mondanità, un matrimonio e poi lunghi viaggi in giro per il mondo. La stampa si scatena e i riflettori si accendono anche per il cinema.

Ha tutto ciò che desidera, ma nella vita i cambi di scena arrivano inaspettati e lei forse si lascia risucchiare da un mondo falso e mediocre, in cui ogni promessa d’amore diventa una trappola da cui è sempre più difficile scappare. Sedotta dalle lusinghe, la Callas si abbandona alla passione per il ricco armatore greco Onassis che, come un finale d’opera, fingerà di amarla fino a tradirla e coprirla di insulti, negando la Divina a sé stessa e al mondo!

A Parigi il 16 settembre nella solitudine del suo appartamento qualcuno busserà alla sua porta, ma Maria non c’è più…