L’iniziativa, promossa nell’ambito del progetto “Rotte Variabili … Servizi inclusivi per studenti universitari” è a cura della Cooperativa “L’Integrazione” in collaborazione con l’Assessorato al Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale della Regione Puglia e con ADISU Puglia
La necessità di musei accessibili per disabili, negli ultimi anni, si è resa sempre più impellente: la situazione è molto migliorata rispetto al passato, tuttavia barriere fisiche e architettoniche spesso continuano a impedire una piena fruibilità dei beni artistici e culturali a discapito di chi è costretto a vivere segnato da una disabilità permanente.
Quando si parla di accessibilità nei luoghi di cultura, infatti, le difficoltà per le persone disabili non comprendono esclusivamente le barriere architettoniche, ma anche l’accesso alle informazioni e alla comunicazione.
Chi ci rimette maggiormente sono i disabili sensoriali che, spesso e volentieri, sono costretti o a non poter vedere né toccare le opere d’arte, o a non poter ascoltare né leggere le guide che le accompagnano.
Tutto questo, al MArTA (Museo Archeologico Nazionale di Taranto) è stato brillantemente superato grazie alla tenacia dei giovani operatori della Cooperativa “L’Integrazione” di Lecce che, lunedì 15 novembre u.s., ha organizzato una visita guidata: un luogo accessibile in carrozzina e con la possibilità di far vivere a tutti le stesse emozioni e opportunità grazie a divertenti e interessanti attività inclusive, e ad un percorso tattile per le disabilità visive e al linguaggio in LIS dell’interprete Fabiana De Simone, per chi ha un deficit uditivo.
Oltre una ottantina le adesioni ed una trentina i partecipanti effettivi fra persone con disabilità e normodotati provenienti da Bari e Taranto. Un evento che rientra nel progetto “Rotte variabili … Servizi inclusivi per studenti universitari” ideato dalla stessa cooperativa e finanziato da ADISU Puglia.
La visita, durata circa due ore, era totalmente gratuita per chi vi ha partecipato: “Possiamo dirlo – scrive sui social uno dei partecipanti – è un museo per TUTTI, dove le problematiche e le disabilità restano all’ingresso ed entra solo la voglia di scoprire e di conoscere!”
Il trasporto è stato garantito attraverso l’utilizzo di un pullman attrezzato per persone con disabilità che, partite da Bari, alle 16.30 hanno raggiunto Taranto e si sono uniti al gruppo che li attendeva sul posto per scoprire il racconto delle radici dell’Italia meridionale attraverso le testimonianze materiali delle genti che l’hanno abitata. Un viaggio alla scoperta del passato per rivivere le storie che hanno costruito il nostro presente e preparano la persona a essere uomini e donne del futuro.
“Grazie ad ADISU Puglia per aver creduto e sostenuto i nostri progetti, fra cui la visita al MArTA appena compiuta – dichiara Veronica Calamo, presidente della cooperativa “L’Integrazione” -. Abbiamo scoperto un luogo di cultura in cui, l’assenza di barriere ha permesso un accesso privo di ostacoli a luoghi, servizi, prodotti e attività, permettendo a tutti di vivere in autonomia e autodeterminazione.
Ritengo – prosegue Veronica Calamo – che nei musei, una maggiore libertà dalle barriere si possa ottenere riducendo o eliminando del tutto gli ostacoli con cui le persone con disabilità devono confrontarsi. Oltre alle barriere architettoniche, occorre considerare anche l’offerta culturale dei musei e le modalità di impiego della lingua. La libertà dalle barriere è sempre un’approssimazione a una condizione ideale, e presuppone una certa disponibilità al compromesso. Perché – conclude la presidente della cooperativa – i musei sono istituzioni pubbliche al servizio della collettività”.