Come comincia la missione del volontario? Un bel giorno si accorge che il senso della sua vita è limitato e vuole espandersi. E così si ritrova in un mondo a prima vista duro, dove le persone hanno una scorza che fa scivolare l’effimero. Questa è la realtà inimmaginabile dai più, dove ciascuno fa la sua parte. Ognuno ha la sua mansione, il suo ruolo che non è meno importante di quello del volontario accanto. Insieme tutti formano un corpo come la chiesa, il cuore pulsante è l’attività che non ha fine.
Ogni momento viene scandito dall’orologio che non ha pietà perché è un attimo di più di vita, vissuta all’ennesima potenza per chi lo spende per un assistito e uno in meno per l’assistito, il quale, seppur rinfrancato, conta alla rovescia quanti attimi gli restano da vivere, vista l’energia all’istante ricevuta. Ma avanti, volontario, non arrestare il tuo flusso di adrenalina da trasmettere a chi ti aspetta sempre, senza tregua. Aiutiamoci, tu a sud, l’altro a nord, e poi la bussola inverte i sensi. Nessuno può fare a meno dell’altro, evviva la danza improvvisata che inizia ad un passo chiudendo poi il girotondo della vita.