Lupiae Guitar Arts Festival 2021: conclusa la sua undicesima edizione

1
176

A pochi giorni dalla fine del 2021 si è conclusa anche l’edizione del Lupiae Guitar Arts Festival, rassegna internazionale interamente dedicata alla chitarra classica, che negli anni ha ospitato artisti di successo e concertisti di chiara fama. Dopo 11 edizioni si conferma un Festival prestigioso, un fiore all’occhiello nel ricco panorama di eventi artistici del Salento.

Prezioso contributo è rappresentato anche dalla scelta di spazi sempre nuovi, utili ad immergere lo spettatore in location di grande valore storico e architettonico.

Una massiccia presenza di pubblico, per un repertorio sempre molto ricercato, ha registrato ancora una volta il sold out per ogni appuntamento, nonostante il difficile momento storico e le avversità di un genere musicale o, meglio ancora, uno strumento musicale sempre più di nicchia.

Ma, è proprio quando la sfida si fa più impegnativa che servono capitani coraggiosi, che sappiano navigare controcorrente, affrontare le difficoltà con passione, la stessa che anima la direttrice artistica Gabriella Lubello, il cui nome è legato per tradizione e per competenza professionale, alla chitarra classica.

Insegnante instancabile, porta avanti con successo i valori della buona tradizione didattica italiana, gli stessi che lei ha assimilato dalla sua maestra Etta Zaccaria, riferimento unico per gli amanti delle sei corde ed icona di indiscusso talento artistico.

Ogni anno, una platea di giovani e giovanissimi, aspettano il Festival, i suoi ospiti, certi di avere sempre l’opportunità di incontrare grandi musicisti o avere la possibilità di partecipare alle masterclasses di alto perfezionamento che ne arricchiscono il cartellone.

L’eredità dei grandi maestri si trasferisce ai grandi allievi: Gabriella Lubello e Riccardo Calogiuri, il duo che chiude il Lupiae Guitar Arts Festival 2021, proprio nel segno di una tradizione che resta immutata nel tempo.
Il sostegno di uomini di cultura, piccoli e grandi imprenditori salentini che, supportano con estrema sensibilità, sin dagli esordi la realizzazione della rassegna, permettono non solo che si realizzi un evento di tale portata, ma arricchiscono altresì il nostro territorio di cultura, tradizione e memoria.

Il plauso ancora una volta va all’organizzazione del Festival che ogni anno si impegna a sostenere organizzazioni o enti no profit che operano nel campo della solidarietà. Tutto assolutamente impeccabile.