Dibattito sulla fusione dei Comuni organizzato dall’associazione “I Terenziani. Mare e terra d’amare”
Trepuzzi (Le) – Sarà il Salone degli Specchi, nello storico Palazzo Guerrieri, a Trepuzzi, ad ospitare il primo di una serie di incontri sullo storico e discusso tentativo di fondere in un unico Ente, i Comuni di Squinzano, Trepuzzi, Campi S.na e Novoli, il prossimo 14 gennaio 2022 a partire dalle ore 18.30
“La lezione della storia”: questo il tema che darà l’abbrivio all’evento organizzato e curato dall’associazione trepuzzina “I Terenzani. Mare e Terra d’Amare” e presieduto dal Dott. Vito Leone; una conversazione sul futuro che parte però dalle origini e volta ad affrontare lo sviluppo del progetto dell’unione dei quattro comuni del Nord Salento cominciando con un focus su un elemento fondamentale: l’eredità storica di questo territorio in qualità di patrimonio e, di conseguenza, risorsa appartenente alle comunità.
La conoscenza delle proprie radici culturali, delle peculiarità dei luoghi in cui si abita, si vive, si fa impresa è, infatti, un passo necessario per potersene riappropriare trasformandole in fonte di ricostruzione e riproposta di vitalità economica per una zona incastonata tra due mari.
Nutrito il parterre dei relatori invitati a discutere e confrontarsi: il Prof. Paul Atrhur, ordinario di Archeologia medievale dell’Università del Salento e direttore dal 2013 al 2019 di quel polo dell’eccellenza dell’ateneo leccese che è la Scuola di Specializzazione in Archeologia “Dinu Adamesteanu”. A seguire, l’Arch. Alfredo Foresta, urbanista, il prof. Luigino Sergio, già Sindaco del comune di Martinagno ed esperto in strategie e gestione degli enti locali, il dott. Fabio Corvino, Presidente della Fondazione “Messapia” dei Dottori Commercialisti della Provincia di Lecce, esperto di internazionalizzazione delle imprese e di pianificazione turistica, e lo scrittore Enzo Grassi. Modera l’incontro, l’archeologa Paola Tagliente.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook della testata giornalistica Paisemiu e su quella di Vito Leone