Lunedì 28 Marzo, a partire dalle ore 17, presso la suggestiva location di Palazzo De Donno a Cursi, si terrà il convegno “Una nuova Polizia Penitenziaria per la migliore tutela della sicurezza e della legalità “.
Si tratta di un’iniziativa organizzata dalla segreteria regionale di OSAPP Puglia, uno dei sindacati rappresentativi del Corpo di Polizia Penitenziaria.
“Nella sfera delle iniziative di Osapp, daremo vita a un importante evento che si concretizzerà con la partecipazione di organi istituzionali e politici a un convegno-dibattito del 28 marzo – ha dichiarato Pasquale Montesano, Segretario Generale Aggiunto del sindacato – La Puglia risulta essere una regione penitenziaria ad alto indice di emergenza, con un sistema ormai sul punto di implodere e totalmente in balia delle onde. L’incontro, vuole porre un fascio di luce su una nuova riforma sulla Polizia Penitenziaria […] al fine di una migliore tutela della sicurezza e della legalità”.
Più volte Osapp Puglia ha denunciato non solo le gravissime condizioni in cui versano le carceri pugliesi, ma anche le condizioni di lavoro degli operatori di Polizia Penitenziaria. La carenza di organico, la fatiscenza delle strutture, l’assenza di adeguati corsi di aggiornamento e formazione, l’assenza e la mancata copertura dei ruoli di comando e direzione dei siti territoriali crescono in maniera esponenziale, così come aumentano eventi critici quali aggressioni, risse , spaccio di sostanze stupefacenti, introduzione cellulari, evasioni e i continui tentativi della criminalità organizzata a destabilizzare un sistema già debole. Per non parlare poi del sovraffollamento delle carceri. Basti pensare che la regione Puglia può ospitare a pieno regime strutturale 2284 detenuti mentre allo stato ne ospita circa 3500, registra una carenza negli organici di 300 unità e in tutti gli istituti della regione Puglia mancano uomini, mezzi e risorse per mettere in sicurezza le strutture gli utenti e operatori tutti.
Un moto di protesta si è svolto già lo scorso 22 Settembre, segnato dalla partenza di un sit-in fuori le mura del reparto operativo e Provveditorato di Bari, dove una delegazione Osapp si era recata presso la sede della Prefettura e, nell’antistante piazza, aveva simbolicamente consegnato le chiavi delle strutture pugliesi agli organi di governo affinché venissero consegnate a Roma, non in segno di resa, ma per cercare di ottenere l’attenzione meritata, visto che il sistema non funziona, versa nel caos e necessita di urgenti riforme e cambiamenti.
Nonostante la situazione sia al tracollo, nonostante le denunce, non è stato rilevato alcun interessamento da parte di chi di dovere e non è stato apportato alcun intervento appropriato. Il Corpo di Polizia Penitenziaria e tutto l’apparato di sicurezza versano in uno stato di malessere e solo grazie allo spirito di sacrificio, all’abnegazione, al senso di appartenenza e all’alta professionalità garantiscono scorrimento e fluidità dei servizi annessi al carcere.
Il grido d’aiuto dell‘Osapp è indirizzato al Governo centrale.
Non risale a molto tempo fa la visita di Mario Draghi e della Ministra della Giustizia Marta Cartabia alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, visita corredata di promesse di cambiamento che ad oggi risultano solo meri fattori di circostanza, mentre il sistema, soprattutto in Puglia, peggiora di giorno in giorno e ne è testimonianza il disagio in cui operano gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria.
Dunque, lo scopo del convegno-dibattito del 28 marzo sarà proprio quello di “farsi sentire” dagli organi istituzionali e al mondo politico attraverso un accorato appello e una richiesta di immediata apertura di una stagione di rinnovamento e di riforme irrinunciabili e l’immediata procedura di assunzioni straordinarie.