La notizia relativa a due concerti della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco d’Assisi a Gravina in Puglia il 26 e 27 ottobre del 2019 e la ricchezza di organi storici in tutta la nostra regione offre l’occasione per parlare di un musicista che è stato per diversi anni l’organista della Cappella Musicale su citata.
Il suo nome corrisponde a Eugenio Becchetti, formatosi presso il Conservatorio «Francesco Morlacchi» di Perugia avendo conseguito i diplomi in pianoforte, clavicembalo e in organo.
In realtà Becchetti è anche un organaro; lo stesso organo da concerto del Conservatorio, costituito da oltre 6000 canne e costruito da Guido Pinchi nel 1992, è realizzato proprio grazie un progetto a quattro mani che lo vede protagonista insieme a Wijnand van de Pol, suo maestro.
Un risultato della sua attività di organista è affidato a due CD che lo vedono interprete di composizioni tra il XVIII e il XIX secolo. Particolare interessante da sottolineare: sia le note di Biancamaria Brumana che altri contributi, compresa una scheda tecnica sugli organi, costituiscono un’autentica e ottima guida per l’ascoltatore.
Con il primo cd in qualche modo si vuole dar vita a L’organo Morettini (1835) della Collegiata di San Michele Arcangelo in Panicale, (© 2001 Pan Kalon), come recita il titolo, presentando una scelta di musiche inedite dei secoli XVIII e XIX dal fondo musicale della Basilica di S. Pietro in Perugia secondo il sottotitolo. Becchetti attinge direttamente ai testi originali (manoscritti) indagando su ogni aspetto interpretativo al fine di restituire il più fedelmente possibile ogni dettaglio delle composizioni.
Altra interessante caratteristica da sottolineare è l’opera meritoria di aver riportato in auge musicisti come Salvatore Caruso, Vincenzo Palafuti e Agostino Romagnoli i quali si propongono come autori di musiche per la laudatio e il dilectum.
L’altro CD, Di Follia in Follia, (©2004 Pan Kalon), comprende musiche conservate negli archivi delle Basiliche di San Pietro (Perugia) e di San Francesco (Assisi). Nel libretto accluso si trovano inoltre i Cenni storici e Architettura e arte intorno alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Olina (sull’appennino modenese) che ospita l’organo Domenico Traeri, curati da Silvio Leoni, oltre ad alcune note biografiche sull’organaro. Si tratta di uno strumento costruito nel 1733 e, come visibile dalla foto nel libretto, collocato sulla cantoria sopra il portone dell’ingresso della chiesa. Un organo molto interessante come si evince dalla Scheda tecnica dello strumento ove il restauro di Becchetti diventa un valore aggiunto.
Il fil rouge di questo CD è la varietas che passa attraverso il tema della Follia, inteso non soltanto dal punto di vista musicale ma anche in una accezione più ampia, ove la varietà stilistica delle composizioni, la bellezza timbrica e la ricercatezza stilistica esprimono all’ascoltatore un ‘folle divertimento’, un “ghiotto” ascolto à la folie.
Il CD è strutturato in modo tale che inizia con le Follie del sig. Corelli, trascrizioni per organo di un anonimo del XIX secolo, per concludere con altre variazioni sul tema Follia composte da Alessandro Scarlatti.
Tra la prima composizione e l’ultima di Scarlatti, scritta intorno al 1720, si susseguono una serie di lavori di musicisti abbastanza noti come: Giuseppe Giordani, Gio. Battista Martini, passando da Giovanni Paisiello fino a Francesco Morlacchi.
Tornando all’interprete, sentendolo suonare ricorda molto i polistrumentisti del XVIII secolo che, dotati di significative capacità di adattamento, studio dei vari strumenti, e, soprattutto, di un’ottima preparazione musicale, potevano suonare vari strumenti, aspirando a diventare “virtuosi”.
Concludo con l’invito all’ascolto, non solo per conoscere rarità musicali, o per la ricercatezza timbrica nell’uso dei registri, ma soprattutto per lasciarsi coinvolgere in un percorso colmo di stupore.
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