Lecce – È con i versi poetici di Vittore Fiore, che si dà il via alla XXVI Edizione di Strade Maestre, un progetto dei Cantieri Teatrali Koreja.
“Difficile presentare una nuova avventura”, così Salvatore Tramacere esordisce, tra l’entusiasmo e l’emozione che comporta l’avvio di una nuova Stagione Teatrale. Torneranno dei nomi storici e ci sarà un’apertura all’estero, ma anche progetti internazionali ed una grande attenzione agli spettatori. Tre i momenti dedicati alla comunità: Il Purgatorio dei Poeti con Marco Martinelli; Comizi d’amore con Rita Maffei e con Rita Pedrone si lavorerà con i corpi di danzatori non professionisti. Peculiarità di Koreja è porre attenzione al femminile, ragionarci, trovare soluzioni. Ci sarà il Circo con il “Teatro in tasca”.
Anche quest’anno l’Associazione “Palchetti Laterali” selezionerà alcuni spettacoli e consentirà ad un gruppo eterogeneo, con particolare attenzione a studentesse e studenti con disabilità motoria e/o sensoriale dell’Università del Salento, di giungere preparati allo spettacolo. Tramacere si sofferma sul Catalogo, sulla sua grafica e sulle parole utilizzate. Difficile sintetizzare con poche parole un pensiero pieno di poesia, filosofia. L’obiettivo è comunque proporsi alla Comunità, raccontando la storia di Koreja, dalle origini ai giorni nostri, per comprendere meglio “chi siamo e come siamo arrivati ad esserlo”. Un lavoro continuo, difficile, costante che ha trovato molte porte chiuse ma anche persone, uomini e donne, politici, che ad un certo punto hanno compreso la “necessità” del fare teatro per la Comunità.
Presente anche il Sindaco di Lecce, Carlo Maria Salvemini, che interviene evidenziando l’importanza di “coltivare la sensibilità” attraverso il Teatro, che si fa attrattore di relazioni umane. Infine, Aldo Patruno, Direttore Generale Turismo e Cultura della Regione Puglia dopo una lunga disamina e analisi sui fondi FUS e Covid, parla di “Welfare Culturale” come elemento essenziale per migliorare la qualità di servizi ed infrastrutture. Conclude con una punta di orgoglio, rivelando l’acquisizione dell’Archivio Vivente di Eugenio Barba che sarà ospitato accanto a quello di Carmelo Bene, al Convitto Palmieri.