Chiusa a Otranto la stagione estiva che ha visto impegnati uomini e donne della cooperativa L’Integrazione per garantire a tutti un’estate in autonomia in spiaggia e nella partecipazione agli eventi di piazza
Non poteva che chiudersi con grande soddisfazione la seconda edizione di AbilBeach, il progetto, ideato dalla cooperativa sociale L’Integrazione, specializzata nell’ambito delle disabilità e del tempo libero dal 2009, che si è occupata della gestione gratuita e dell’accessibilità di un tratto della spiaggia dei gradoni di Otranto situata in via Lungomare Kennedy.
Un bilancio consuntivo più che lusinghiero se si fa la conta: almeno 2000 fra persone con disabilità e loro accompagnatori gli utenti di questa stagione appena giunta al suo compimento, tutti provenienti da varie regioni d’Italia e, in qualche caso, anche dall’estero, come nel caso di Emilio che, dalla Germania, ha raggiunto Otranto e per la prima volta nella sua vita ha potuto gustarsi da protagonista le acque cristalline del nostro mare Adriatico.
L’obiettivo principale a cui hanno lavorato di gran lena gli operatori presenti a supporto degli ospiti era ed è stato quello di creare opportunità di inclusione facendo vivere il mare a tutti nello stesso e identico modo per godersi giornate estive all’insegna della spensieratezza e del divertimento.
Fra le attività svolte, di grande risonanza è stata l’esperienza vissuta in collaborazione con l’associazione “Il bene che ti voglio” da anni impegnata sul territorio per trattare i casi di autismo (a tal proposito alcuni dei bambini autistici hanno avuto l’opportunità di fare un giro in canoa ed in golf car). Altrettanto fruttuosa si è rivelata un’altra collaborazione, quella con l’associazione GUS (Gruppo Umana Solidarietà).
«Un’estate intensa – dichiara Veronica Calamo, presidente de L’Integrazione – che ha permesso il ritorno alla normalità in piena spensieratezza e allegria grazie ai servizi di cui è ideatrice L’Integrazione, nel suo agire, ha reso la nostra una regione sempre più accogliente e accessibile a tutti. L’idea è che la nostra Puglia diventi una buona pratica di inclusione e un modello a livello nazionale. Ringrazio il mio team – conclude Calamo – gli operatori e chi ci ascolta rendendo possibile quello che molto credono impossibile».
Anche l’esperienza estiva di un altro progetto, quello di AbilFesta, è andata felicemente in porto: consentire a quasi 2000 persone con disabilità di partecipare ad eventi come Birra & Sound, la Notte della Taranta o Bande a Sud – solo per citarne alcune – ha reso, per molti, le vacanze più frizzanti e sempre all’insegna della inclusione perché, come recita oramai il motto, nessuno resti indietro.
E, come chiosa sempre Veronica Calamo, si tratta di esperienze che non possono essere raccontate ma che vanno vissute soprattutto negli occhi di chi vi prende parte e usufruisce del marchio AbilFesta: «Abbiamo accolto, accompagnato, abbiamo ballato e fatto vivere eventi in piena sicurezza, in piena libertà e questo grazie alla coesione ed all’intesa di una squadra fortissima».