Solennità di Ognissanti e memoria dei fedeli defunti: le celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo di Lecce

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Lecce – In vista della ricorrenza della Commemorazione dei fedeli defunti, anche l’arcivescovo Michele Seccia ha stabilito un piccolo programma di celebrazioni. Il 1° novembre alle 15.30, come da lunga tradizione, presiederà l’eucarestia all’aperto nel cimitero di Lecce. Alla concelebrazione parteciperanno i parroci e i sacerdoti che operano in città. Il 2 novembre alle 18 presiederà in cattedrale una messa in suffragio dei suoi predecessori, i vescovi di Lecce defunti. Infine, il 4 novembre alle 9 sarà di nuovo al cimitero e in occasione della Festa dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze armate celebrerà la messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre.

Domenica 6 novembre, poi, alle 19,30 in duomo Seccia presiederà la concelebrazione nella solennità della Dedicazione della cattedrale, cui parteciperanno gli altri tre vescovi presenti in diocesi – il card. De Giorgi, mons. Pezzuto e mons. Palmieri -, il presbiterio diocesano e le rappresentanze delle comunità parrocchiali e delle associazioni della diocesi. Durante la concelebrazione si svolgerà anche il rito di ammissione di tre candidati all’ordine del diaconato permanente: Maurizio Giancane, Vinicio Russo e Pierpaolo Signore. La celebrazione verrà trasmessa in diretta tv da Portalecce (pagina Fb) e da Tele Dehon (ch 19).

“Come è noto – scrive mons. Seccia ai sacerdoti della diocesi in una lettera inviata per le ricorrenze d’inizio mese -, ci apprestiamo ad entrare nel mese di novembre, in cui tradizionalmente commemoriamo i nostri defunti. I fedeli e, in verità, anche coloro che abitualmente non frequentano le nostre comunità, sono soliti far visita al cimitero e ricordare i propri cari, portando dei fiori e recitando qualche preghiera. A noi sacerdoti spetta il compito di educare il nostro popolo a vivere con spirito di fede questa pia tradizione, incentivando la predicazione sulla vita eterna e ricordando quelle verità di fede che vengono spesso trascurate. Il nostro compito, però, non si deve limitare a un generico annuncio sui temi escatologici, ma, come già fate, deve incidere nella vita dei credenti, i quali sono chiamati a sentirsi avvolti dalla misericordia del Padre e a vivere in questo mondo come ‘cittadini del cielo’, circondati da ‘un gran numero di testimoni’, e ‘cercando le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra del Padre’”.

Poi una raccomandazione di non poco rilievo a tutto il clero: “vi ringrazio per il cammino di santificazione a cui spesso invitate i fedeli, affinché non vi sia alcuna mescolanza tra fede e pratiche superficiali o, persino, superstiziose. So anche molto bene quanto desideriate purificare le menti e i cuori da alcune nuove mode, come la festa di Halloween, che, sradicata dal suo senso cristiano, rischia di far cadere soprattutto i nostri giovani in errore”.