ANTIFONA D’INGRESSO
Rallegriamoci tutti nel Signore,
in questa solennità di tutti i Santi:
con noi si allietano gli angeli
e lodano il Figlio di Dio.
In un tempo segnato da paura e scoramento, da lotte e guerre, da tremore e patemi d’animo, direttamente dalla liturgia giunge l’invito alla gioia.
Non è gioia a basso costo, facilmente reperibile sulle bancarelle del mercato inflazionato di questa storia.
È gioia pure e limpida, non scevra di fatica e sudore, di lacrime e a volte anche di sangue, perché è gioia che ha la sua fonte e il suo culmine nel Signore.
La vera gioia, infatti, nasce dal cuore amante di Cristo.
La vera gioia contagia non solo l’uomo che abita e cammina sui sentieri del tempo, ma è gioia che unisce Cielo e Terra e coinvolge in un unico abbraccio anche coloro che già vivono la pienezza della felicità e della festa nel loro contemplare il volto di Dio, faccia a faccia.
Oggi la luce che è in Cielo, la pace che è del Cielo, la festa e la beatitudine, l’esultanza e la gioia del Cielo arriva a toccare la Terra.
È luce, è pace, è festa e beatitudine, è esultanza e gioia che tutti coloro che già abitano il Paradiso vivono in pienezza, angeli e santi. Sono loro, angeli e santi, in comunione con la Vergine Madre e con la Trinità santissima a donare a questa Terra lacerata e sporcata, ferita e minacciata, uno sprazzo della loro bellezza.
E i cuori dei viventi sono toccati.
E la speranza si riaccende.
Oggi gli angeli e i santi si uniscono alle vicende dell’uomo, di ogni uomo e indicano la strada che porta al Cielo.
Oggi si realizza tra liturgia del Cielo e liturgia della Terra, il girotondo che tutti mette insieme, non solo la «moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua» (Ap 7, 9, I Lettura) di questo tempo, ma anche quella eternità.
Oggi è gioia perché in questo girotondo d’anime e di cuori ci sono anche, santi tra i santi, le persone che ci hanno amato e abbiamo amato e sono partite per il Cielo e ora contemplano il volto di Dio. È gioia perché loro sono con noi e noi siamo con loro, nella comunione dei santi, infatti, Cielo e Terra sono divenuti l’unico cosmo, l’unica Chiesa.
«Dio onnipotente ed eterno,
che ci doni la gioia di celebrare in un’unica festa
i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo,
per la comune intercessione di tanti nostri fratelli,
l’abbondanza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli» (Preghiera Colletta, Solennità di tutti i Santi).