Lecce – Con la Mostra Fotografica “Spazi vissuti, Spazi conquistati” di Pia Ranzato, ha preso il via alle ore 11 del 14 Novembre 2022, presso il MUSA Museo Storico Archeologico dell’Università, il ciclo di eventi pensato per analizzare la violenza di genere, dal titolo “Protagoniste. Il Novembre di UniSalento contro la violenza”.
Pia Ranzati nasce a Cittadella (Padova), si laurea in filosofia, dal ’71 al ’74 è assistente universitaria presso la cattedra di Storia di Cinema e di Storia di Cinema e delle Comunicazioni di Massa dell’Università di Firenze. Nel 1982 lascia l’insegnamento per dedicarsi alla fotografia. Ha allestito mostre in Italia e all’estero, realizzato audiovisivi per le scuole, libri fotografici, etc.
A presentare l’evento Anna Maria Cherubini, delegata del Rettore alle Politiche di Genere, che sottolinea come quest’anno, in occasione del 25 Novembre, Giornata Internazionale della Violenza contro le donne, si sia pensato di creare eventi di riflessione, con l’idea di parlare anche delle donne, che con intelligenza e forza sono riuscite a rifiutare e rigettare ogni violenza e attacco alla loro libertà.
“Non comprendere il problema” dice il Rettore Fabio Pollice, probabilmente, è il motivo per il quale non lo si riesce ad affrontare e dunque, risolvere. La violenza di genere, certamente, affonda le proprie radici nella famiglia, si rende pertanto necessaria un’azione di concerto con le scuole di ogni ordine e grado e con la Comunità. Tre i punti da affrontare: Didattica, Ricerca e Power engagement.
“Questo progetto è un traguardo che darà in futuro buoni frutti”, aggiunge Monica Mc Britton, Presidente del CUG ormai a fine mandato. Ancora, Elena Laurenzi, ideatrice progettuale, dopo aver ringraziato Grazia Maria Signore (Responsabile Tecnico Scientifico del MUSA) e Paola Martino (Responsabile dell’Ufficio Integrazione Disabili), ricorda che su iniziativa della Regione Puglia in collaborazione con la Rete dei centri antiviolenza SANFRA, UniSalento ha organizzato il Corso di Formazione “Violenza sulle donne: un approccio di genere”.
“Necessario imparare a pensare in maniera diversa” aggiunge, perché spesso mettere a fuoco la vittima, significa ricalcare quella linea di visione che la violenza crea, innescando la cosiddetta – vittimizzazione secondaria -. Le Donne della mostra, sono state fotografate nei luoghi di lavoro e di vita, come dice la stessa autrice Pia Ranzato, ed ogni scatto è il risultato di un lungo cammino, iniziato negli anni ’80.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 15 Dicembre, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e il martedì, mercoledì e giovedì dalle 15.00 alle 17.30.