Lecce – Come di consueto, al termine di una sessione di mercato, il Responsabile Corvino e il Direttore Trinchera hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione sui movimenti del calciomercato invernale: “In un campionato terribile come la Serie A, in cui anche chi ha vinto l’anno scorso sta trovando difficoltà, fa capire quanto sia difficile fare mercato. All’inizio del mercato ci trovavamo con 15 punti in 15 gare. Il Lecce è partito come matricola e con molto scetticismo. Ci siamo trovati invece al mercato invernale con una buona media. Siamo partiti il primo di gennaio e ci siamo ritrovati a pochi giorni a trovarci con 20 punti in 20 partite. La media è sempre di un punto a partita. Quando parti da queste considerazioni, l’area tecnica e la società guardano alle positività a fine mercato che ci sono state. Le positività sono rappresentate dai giovani, ricordiamo la squadra più giovane del campionato, delle ottime potenzialità. Non ci siamo privati di nessun protagonista, non ci siamo privati dei maggior richiesti. L’obiettivo è quella di raggiungere un obiettivo importante. In ogni mercato, i club incontrano delle difficoltà. Tipo i calciatori che vogliono misurarsi altrove. Cinque ragazzi ci hanno richiesto, e sottolineo, in tempo debito, di partire. Li abbiamo accontentati perché hanno espresso un desiderio. Se abbiamo il tempo cerchiamo di accontentarli. Se però ci sono delle criticità che fanno prevalere gli interessi del singolo e non della squadra e società, siamo responsabili e non siamo burattinai. Abbiamo preso delle decisioni tenendo in considerazione gli interessi della società, della squadra e dei tifosi”.
“Sul mercato, il piacere dei tifosi è quello di prendere il miglior calciatore. Devi però fare i conti con il mercato. Abbiamo cercato di essere attenti cercando di fare il nostro meglio. Abbiamo voluto dare fiducia ad una squadra che ha fatto venti punti in venti partite. Ci siamo sforzati per fare di meglio. Lo abbiamo fatto il primo giorno di mercato, risolvendo le nostre criticità. Questo non significa che non siamo stati bravi perché le abbiamo fatte all’inizio. Abbiamo preso un centrocampista offensiva subito. Maleh ha fatto 35 partite in una squadra che ha fatto l’Europa. Ci mancava un’alternativa a destra e abbiamo preso Cassandro. Gli ultimi giorni di mercato siamo arrivati con un marcatore che voleva andare via ma non aveva ricevuto richieste negli ultimi giorni. Non potevamo cedere un difensore che era l’alternativa ai due titolari. Siamo andati sul mercato e siamo andati a trovare il sostituto. Visto che la squadra che ti voleva, ti voleva gratis siamo andati a prendere gratis Romagnoli e Ceccaroni. Ci siamo sforzati di fare il nostro meglio. Se abbiamo sbagliato, a fine campionato ci direte che abbiamo sbagliato”.
“Abbiamo fatto delle valutazioni cercando di dare fiducia alla squadra che ha fatto 20 punti in 20 partite. Non ci siamo solo sforzati di migliorare la prima squadra ma abbiamo lavorato anche sulla primavera e sul settore giovanile. Stiamo cercando di portare il settore giovanile ad un certo livello. Pur rimanendo in equilibrio economico, siamo riusciti a competere in un campionato così. Stiamo competendo con squadre che fanno il settore giovanile da anni e in continuità. Primavera e under 18 stanno facendo un campionato incredibile. Faccio le condoglianze al mister Schipa per la perdita della cara mamma. Abbiamo fatto cinque acquisizioni per la primavera e quattro per L’under 18”.
Dopo l’intervento del responsabile Corvino, c’è stato lo spazio per le domande dei giornalisti. Sui rinnovi di Hjulmand e Strefezza e sul caso Tuia: “Il contratto di Hjulmand non scade nel 2024 ma scade nel 2025 perché abbiamo il diritto unilaterale di rinnovare di un anno il contratto, la stessa cosa vale con Strefezza. Per quanto riguarda Tuia, abbiamo avuto delle richieste a tempo debito da parte di alcuni giocatori. A tempo debito abbiamo ricevuto un’offerta per questi ragazzi. Per non tenere ragazzi controvoglia li abbiamo accontentanti. Con Tuia, ci siamo trovati sabato con una richiesta di partire. Volevano prenderlo gratis. Il sabato, non da burattinai, gli abbiamo detto: “siamo tre per due posti, vediamo se troviamo un sostituto”. Dovevamo quindi sostituire un giocatore scontento con due giocatori contenti di venire a Lecce”.
Il mercato invernale non è semplice anche per via dei costi: “Abbiamo cercato li dove potevamo migliorare. Abbiamo preso Maleh per avere un giocatore più offensivo. Maleh è arrivato il primo giorno vincendo la concorrenza. Negli altri ruoli, il mercato non ha offerto di più. Sulla base delle proprie possibilità non si poteva fare di più. Le nostre prime punte hanno fatto sette gol. Noi giochiamo con la prima punta e con gli esterni. Abbiamo un esterno che ha fatto sei gol”. Degli innesti, hanno riguardato anche il settore giovanile: “I tempi vincenti della primavera sono stati portati avanti dalle persone che scelsi. Ci è voluto metodo. Abbiamo vinto sette titoli italiani. Oggi sono tornato e mi sono trovato a dover rifare tutto. Siamo partiti con una squadra nuova e abbiamo ottenuto la promozione con la primavera 1 e un piazzamento attuale di classifica di tutto rispetto. Si parla di settore giovanile giallorosso e questo fa capire quanto valga. Molti ragazzi saranno i Gonzalez della situazione. Il Lecce è diventato importante perché vendevano i Vucinic, i Ledesma, i Bojinov. Con quei miliardi siamo andati a comprare i giocatori. Siamo partiti due anni e mezzo fa. Di quel materiale tecnico è rimasto solo Bleve. Quanto fatto fino ad ora non basta perché c’è tanto da fare sul territorio. Ho un under 15 con ragazzi del territorio. Il problema che quando va a giocare fuori perde. L’espressione del territorio questa è. Bisogna allora lavorare sull’attività di base. La soluzione sarebbe quella di fare una formazione U.S. Lecce partendo dai 7/8 anni. Il Lecce non ha strutture e non ha campi per fare questa attività di base. Questo territorio non produce e deve continuare a farlo”.
Il Direttore Trinchera ha risposto sulle squadre che si sono rinforzate: “Tutti i club hanno cercato di intervenire. Certo non è facile. Chi si è rinforzato lo dirà il campo. Il calcio di fa con attente valutazioni tecniche. Con il mister abbiamo fatto delle analisi tecniche. C’era l’esigenza di un terzino destro, Maleh era il centrocampista che serviva perché ha prospettiva e caratteristiche precise. Alla fine siamo intervenuti sulle criticità del reparto difensivo. Per quanto riguarda gli infortunati, Pongracic sta facendo la riabilitazione e i tempi sono sempre due mesi, Dermaku continua la fisioterapia e nel fine settimana dovrebbe rientrare a Lecce per iniziare un recupero graduale”. Il responsabile Corvino sulla difesa: “Sono due anni che, nonostante le scelte, abbiamo avuto la migliore difesa. Anche in Serie A siamo la settima difesa del campionato. Nelle scelte e nel lavoro c’è qualità. C’è stata la sfiga. Vedi Dermaku, Pongracic, etc. Qualità e lavoro hanno dimostrato quanto ha fatto bene il Lecce. Abbiamo preso due difensori perché abbiamo tenuto conto degli infortuni e di un giocatore scontento”.
Sul possibile riscatto di Falcone: “Per rendere un club sostenibile, dobbiamo fare riferimento all’indice di liquidità. Spendere ora tre milioni e mezzo per il riscatto non potevamo farlo. Il controriscatto è a quattro milioni sette e cinquanta”. Infine il responsabile Corvino torna su Tuia: “Su come e cosa fanno i nostri tesserati non abbiamo tempo. Ci viene segnalato dall’ufficio stampa e chiediamo delle interpretazioni. Sul post c’è un burattino e un burattinaio. A me non è sembrato nulla di particolare. Sempre c’è qualcuno che da direttive e altri che devono adeguarsi. Dobbiamo sottostare a delle regole. Non è un nostro problema perché sempre c’è un burattino e un burattinaio”. Sulla difesa, riprende la parola Trinchera: “Abbiamo preso dei gol stupidi. Ci siamo mossi bene sia contro il Verona che contro la Salernitana. Abbiamo commesso un minimo errore ma in Serie A il minimo errore lo paghi. Non abbiamo preso gol per una prestazione sottotono ma in virtù di errori banali”.