Nell’appartamento-studio sito nella sua terra natia, incontriamo il M° Roberto Buttazzo, classe 1945, pittore ma anche scultore, molto attivo e produttivo del panorama salentino e pugliese, italiano ed internazionale. Nel corso di cinquant’anni di attività ha realizzato numerose mostre personali e collettive; la prima risale al 1972 alla galleria Sala Blu di Brindisi.
Dagli anni duemila partecipa alle edizioni della Triennale di Arte sacra di Lecce. Nel 1992 gli viene commissionata l’opera “il Cenacolo”, uno dei più importanti lavori di Arte Sacra Salentina, una tela di 32 metri quadri, che completerà in un anno e che verrà collocata nella Chiesa Madre di Tricase.
I suoi dipinti possono essere ammirati nella Pinacoteca del Convento dei frati Minori di Lecce, nella Collezione di Arte Contemporanea dell’Università del Salento, nel Museo d’Arte Sacra di Monteroni di Lecce e nella Fondazione Dullah Khan di Mumbai. Nota alle cronache la vicenda delle tre pale d’altare sulla storia della vita di San Vito, commissionate nel 2005 dall’Amministrazione Comunale di Lequile per la Chiesa Matrice, che ad oggi non ha ancora trovato una sua definitiva conclusione.
Il suo stile realista, a tratti iperrealista, figurativo, ricorda per la luce e per l’intensità espressiva dei volti dei personaggi che rappresenta nelle sue tele, quello del grande pittore Caravaggio. La sua continua ricerca e sperimentazione lo porta ad arricchire i suoi lavori con stoffe, che creano forme e nuove prospettive. Molto particolari le Retro-tele, frammenti di vita, che mostrano quel lato umano, ironico e allegorico che Buttazzo rivela e svela attraverso il suo semplice e complesso gioco d’illusione.