“La Notte della Taranta”: orgoglio salentino nel mondo

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Torna anche quest’anno, nel mese di Agosto, “La notte della Taranta”, il più grande festival itinerante italiano che promuove l’incontro tra le arti, nonché una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa.

Non tutti conoscono le origini e la storia di questo festival che ha portato in alto il Salento.

“La Notte della Taranta” affonda le radici in uno dei più suggestivi e affascinanti fenomeni della cultura popolare della Grecìa Salentina: il ballo della taranta. Questo ballo nasce come una “medicina”: fino a meno di cento anni fa capitava molto spesso, specie durante il raccolto, che i contadini si sentissero male, e si credeva che a causare tale malessere fosse il morso di un ragno molto comune nelle calde terre salentine, specie d’estate. Dolori addominali, deliri, depressione e catatonia erano i sintomi tipici dei “tarantolati”, ovvero di coloro che avevano ricevuto il morso della tarantola. Le vittime cadevano in un vero e proprio stato di trance contro il quale la medicina tradizionale sembrava non poter far nulla. Sembra che dietro il tarantismo si nascondesse, in realtà,  una forma di isteria e vi erano infatti associate sintomatologie psichiatriche, come turbe emotive e offuscamenti dello stato di coscienza. Tuttavia, a quel tempo si credeva che l’unico modo per curare il malato fosse sottoporlo al suono ossessivo di un tamburello, grazie al quale l’infermo finiva per battere i piedi a tempo come per schiacciare il ragno e arrivava a compiere gesti convulsi e violenti, per poi accasciarsi a terra privo di forze. Attraverso questa ‘danza’ ,secondo la leggenda, i malati riuscivano a liberare il proprio corpo dal veleno del ragno fino a giungere alla guarigione. Insomma, si trattava di una sorta di esorcismo musicale.

Non a caso, “La Notte della Taranta” , nata nel 1998 su iniziativa dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e dell’Istituto “Diego Carpitella”,è un festival dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina e ogni anno fa incontrare le radici più profonde del folklore salentino con altri linguaggi musicali.

In 25 anni il festival ha conosciuto una crescita straordinaria per dimensioni, affluenza e prestigio culturale. Diverse le tappe che ne hanno scandito l’evoluzione: nel 2000 è nato il Festival Itinerante, una rassegna dei gruppi più rappresentativi della scena della pizzica salentina, che oggi coinvolge quindici comuni (gli aderenti all’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, più i centri di Lecce, Galatina, Alessano e Cursi) e richiama nel complesso quasi centomila spettatori, incarnando un grande viaggio di avvicinamento al Concertone principale; nel 2004, con Ambrogio Sparagna, è nata l’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta” e dal 2010 l’organizzazione è a cura della Fondazione “La Notte della Taranta”.

La formula del festival, che culmina il 26 Agosto nel Concertone finale di Melpignano capace di coinvolgere da solo ormai circa centocinquantamila spettatori- si caratterizza in maniera del tutto innovativa per la presenza di un Maestro Concertatore invitato a reinterpretare i “classici” della tradizione musicale locale avvalendosi di un gruppo di circa trenta tra i migliori musicisti di del Salento, assieme ad ospiti eccezionali della scena nazionale e internazionale.  Nel 2022, considerato l’anno della rinascita perché dopo due anni di restrizioni a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 la manifestazione è tornata a svolgersi nelle consuete modalità e con la presenza del pubblico, il Concertone è stato trasmesso da RAI 1 in seconda serata e il Maestro Concertatore è stato uno dei maggiori produttori dell’attuale scena musicale: Dardust. Tra gli ospiti, invece: Elodie, Marco Mengoni, Madame, Samuele Bersani e Stromae.

L’edizione 2023, che si protrarrà dall’1 al 27 Agosto e che coinvolgerà ben 25 località del Salento, è dedicata alla memoria di  Luigi Chiriatti, direttore artistico scomparso di recente.

Il tema di questa edizione è “L’identità è un dono sociale”. Il Festival di quest’anno coinvolgerà più di 400 ospiti tra musicisti, danzatori, attori, scrittori e filosofi. A suggellare l’importanza dell’evento nel panorama culturale italiano giunge il progetto “L’umanità dell’acqua”, realizzato in collaborazione con Acquedotto Pugliese, che porterà l’Orchestra Popolare Notte della Taranta e il suo Corpo di Ballo a raccontare attraverso la musica e la danza l’acqua, che in Puglia è autostrada dell’umanità.

Il progetto per il 2023 è stato ideato per dare seguito e rilevanza, nonché per dotare di un carattere innovativo una manifestazione nata sul territorio della Grecìa Salentina e poi estesasi notevolmente sia in ambito nazionale che internazionale.

“La Notte della Taranta” ad oggi non è solo un grande concerto estivo, ma un progetto culturale di più ampio respiro, indicato a livello internazionale come un modello da imitare nel campo delle politiche istituzionali di valorizzazione del patrimonio etnografico locale, diretto soprattutto a stimolare l’interesse delle giovani generazioni per le proprie radici e volto a favorire l’incontro e il dialogo tra realtà culturali diverse.